LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO

Nelle valli di Non e Sole si viaggia sul Trenino dei Castelli. Al Buonconsiglio la pittura veneta del settecento in Trentino, i capolavori grafici di Rembrandt a Castel Stenico, la montagna dei fotografi della Magnum a Castel Caldes. Le installazioni video musicali di Brian Eno al Castello del Buonconsiglio e a Castel Beseno 

LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #1
LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #1
LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #2
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #3
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #4
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #5
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #6
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #7
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #8
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LA LUNGA ESTATE NEI CASTELLI DEL TRENTINO #9
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Il trenino dei castelli sui binari della storia e della cultura

C’è un modo slow per conoscere e godersi il territorio delle valli di Non e Sole dove, fra viti e filari di meli, svettano castelli carichi di storia e di cultura. Un mondo che, dal 14 maggio a settembre per 19 appuntamenti al sabato, potrà essere assaporato a bordo di un treno, proprio come facevano i viaggiatori di un tempo, alla scoperta dei manieri più suggestivi di queste valli. Si parte da Trento, a bordo di un treno della Ferrovia Trento-Malè con carrozze dedicate - sul quale si potrà gustare la colazione. Dal capoluogo si inizia a risalire i pendii delle Valli del Noce. Dopo aver visitato il Castello San Michele di Ossana, che sorge su uno sperone roccioso e che ha nel suo possente mastio, alto 25 metri, l'elemento architettonico più caratteristico e meglio conservato, si scende in pullman lungo la Val di Sole fino a Castel Caldes, maniero che presenta una tipologia architettonica frutto dell’incontro delle culture veneta, tedesca e lombarda, tipica di questa zona al confine del Principato vescovile di Trento.

La giornata prosegue a Castel Valer, elegante residenza privata riconoscibile dalla caratteristica torre poligonale, la più imponente della provincia grazie ai suoi 40 metri d'altezza, ed infine a Castel Thun, esempio fra i più interessanti di architettura castellana trentina. Fra i numerosi locali, ancora riccamente arredati e impreziositi da numerose opere, il più pregevole è la “stanza del vescovo”, interamente rivestita di legno di cirmolo, con il soffitto a cassettoni e una porta monumentale. Quindi il rientro nel capoluogo, sempre in pullman. Informazioni e prenotazioni: APT Trento - Monte Bondone tel. 0461 216000. Prenotazione obbligatoria e fino ad esaurimento posti sul sito (attivo a breve) www.iltreninodeicastelli.it

 

Dicastelincastello

L’estate nei manieri sarà fatta anche di eventi, di concerti musicali, di visite teatralizzate, appuntamenti per grandi e bambini, laboratori per famiglie e alcuni eventi realizzati in collaborazione con il Centro Servizi culturali Santa Chiara e il Coordinamento Teatrale trentino. A Castel Beseno tornerà dopo due anni di stop dovuto alla pandemia, l’evento “All’armi all’armi” oltre alle consuete rievocazioni storiche con gli armigeri, a Castel Stenico la falconeria, a Castel Caldes l’amore cortese mentre al Buonconsiglio sarà riproposto il Cinema all’aperto con pellicole legate al tema della mostra estiva ovvero il Settecento, i cori della Federazione Cori del Trentino saranno presenti con la rassegna Incanto a castello.

www.cultura.trentino.it

 

Luci e musiche firmate Brian Eno al Buonconsiglio e a Castel Beseno

Una vera e propria icona della cultura contemporanea internazionale: Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno, uno dei più significativi artisti della nostra epoca, firma un doppio progetto site specific che sarà ospitato nel corso dell’estate da altrettanti castelli trentini, il Buonconsiglio a Trento e Castel Beseno in Vallagarina. Al Castello del   Buonconsiglio alcune installazioni audio inedite dell’artista dialogheranno con l’ambiente circostante guidando il pubblico attraverso un’esperienza di ascolto sinestetica.

Castel Beseno, invece, sarà teatro di un progetto di arte visuale che prevede la realizzazione di un’installazione di larga scala che sarà visibile in otto momenti nel corso dell’estate. Qui Brian Eno ha scelto le possenti mura di Castel Beseno come superficie su cui animare una inedita versione di 77 Million Paintings creata appositamente dall’artista per questo sito. 77 Million Paintings è la più celebre delle opere visuali di Brian Eno. Si tratta di un’installazione audiovisiva che combina il talento grafico e pittorico dell’artista con le potenzialità offerte dalla tecnologia: un generatore casuale di combinazioni visive genera e varia i dipinti originali creati dall’artista stesso per 77 milioni di volte senza mai ripetersi. Un’opera spettacolare che, attraverso la proiezione di una combinazione di quadri in continua evoluzione, creerà una sorta di “pittura di luce”.

 

Dal 2 luglio al 23 ottobre I colori della Serenissima. Pittura veneta del Settecento in Trentino.
È una mostra di intense emozioni quella che il Castello del Buonconsiglio annuncia per la prossima stagione estiva. I fantastici colori, le invenzioni, le grandi storie del più sontuoso Settecento veneziano brilleranno nei saloni del Magno Palazzo dei Principi Vescovi di Trento. Non solo per conquistare con la loro bellezza ma per documentare, per la prima volta in modo realmente ampio, l’influsso dell’arte veneziana nelle vallate del Trentino. Settanta opere, molte di grandi dimensioni, che arriveranno (alcune torneranno) a Trento da musei e collezioni europee e statunitensi. Sono dipinti che ornavano palazzi e chiese di queste vallate e che tempo, guerre, vicende familiari hanno disperso.

La mostra vuole fornire un quadro delle presenze di artisti e di opere di maestri veneti nei territori del Principe Vescovo o del Tirolo meridionale tra la fine del Seicento e il Settecento.

La vicinanza ai territori della Serenissima ha inevitabilmente condotto a una serie di strettissimi legami, secondo ‘rotte’ percorse in una duplice direzione: da un lato con l’arrivo di opere d’arte inviate da Venezia o con la presenza di artisti veneti in Trentino; dall’altra con soggiorni di formazione di pittori del Principato Vescovile nei due centri principali della Repubblica Veneta, ovvero la capitale e Verona. Un contesto che ha trasformato il Principato vescovile e il suo territorio in un crocevia di esperienze che ne hanno marcato il clima artistico, facendolo diventare fertile terreno di confronto e di crescita, anche per gli artisti locali

Su tutti prende rilievo la presenza di Antonio e Francesco Guardi, indiscussi protagonisti della stagione pittorica tardo-settecentesca veneziana, ma con le proprie radici familiari in Val di Sole, dove torneranno più volte. La mostra è curata da Andrea Tomezzoli (Università degli Studi di Padova) e Denis Ton (Castello del Buonconsiglio).

 

Castel Stenico dall’11 giugno al 6 novembre si potranno ammirare i capolavori grafici di Rembrandt, una raccolta di incisioni provenienti dalla collezione Lazzari Turco Menz, donata nel 1924 al Municipio di Trento, e conservate al Castello del Buonconsiglio. La mostra illustra l'opera grafica del maestro olandese nato a Leida nel 1606 e morto ad Amsterdam nel 1669. Dei molti fogli presenti nella raccolta del museo a lui collegati, sedici esemplari sono tirati dalle lastre originali di Rembrandt e con carte filigranate che ne confermano l’autenticità e la datazione, come La Morte della Vergine o L’Autoritratto del 1633.

Castel Thun da fine giugno si potrà ammirare la mostra intitolata Un bacio tra due mondi. Il gruppo scultoreo di Atala e Chactas di Innocenzo Fraccaroli dedicata alla scultura che immortala il bacio tra Atala e Chactas, una delle più riuscite interpretazioni figurative della fabula scaturita dal genio di Chateaubriand. Nella colonia francese della Louisiana il giovane guerriero indigeno Chactas viene catturato da una tribù ostile alla sua. Nel villaggio in cui è tenuto prigioniero vive Atala, una nativa americana convertita al cristianesimo. Tra loro nasce una passione ma la giovane ha consacrato la propria verginità alla memoria della madre. Consapevole di non poter resistere a Chactas, di cui si è innamorata, Atala ingerisce del veleno, che in breve tempo la conduce alla morte.

Castel Caldes dal 16 giugno al 9 ottobre si potrà ammirare la mostra fotografica L’uomo e la montagna con magnifici scatti dell’agenzia Magnum. Dopo il progetto dello scorso anno “Vite di corsa” dedicato al rapporto fra i celebri fotografi dell’agenzia Magnum Photos e il ciclismo, il Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali con l’Azienda per il Turismo delle Valli di Sole, Peio e Rabbi e il Comune di Caldes, intendono promuovere una nuova esposizione incentrata quest’anno sul rapporto fra la montagna e la fotografia d’autore. Un’iniziativa che si svilupperà in due momenti e che coinvolgerà tutto il territorio della Val di Sole con un progetto espositivo inedito. Il primo momento, che troverà sede presso il Castello di Caldes e che sarà inaugurato a giugno, offrirà uno straordinario racconto per immagini dedicato alla montagna attraverso la sensibilità di autori come Werner Bischof, Steve Mc Curry, Elliott Erwitt, Robert Capa e tanti altri ancora. Un secondo momento è rappresentato da un incarico su commissione al celebre fotografo Paolo Pellegrin per realizzare una nuova lettura di straordinaria intensità delle montagne e delle comunità della Val di Sole. Questo lavoro, che sarà realizzato in primavera, troverà poi concretezza nella costruzione di un sorprendente percorso espositivo outdoor in alta quota che si svilupperà nella valle e che regalerà un emozionante racconto dell’essenza di queste montagne e delle sue genti attraverso uno dei grandi autori dell’agenzia Magnum.

 

Beata gioventù. Da Faganello a Instagram è invece il titolo del progetto multimediale, che sarà ospitato dal 24 giugno al 30 ottobre a Castel Belasi in Val di Non. L’iniziativa si incentra su una selezione di fotografie di Flavio Faganello (1933-2005), che tra gli anni Sessanta e Settanta seppe cogliere tempestivamente i segni della fragorosa irruzione sulla scena della gioventù come nuovo soggetto sociale. Immagini in dialogo con il nostro tempo e le Instagram stories, i selfies di cui sono sempre i giovani i protagonisti.
 

www.cultura.trentino.it

 

 



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