A TRENTO E ROVERETO TREKKING URBANI ARTISTICI
Passeggiando nel centro di Trento sosta obbligatoria nella iconica piazza Duomo, con la cattedrale romanica, la fontana del Nettuno e le case "dipinte" di epoca rinascimentale. E dal Muse si punta in direzione di Rovereto con il suo “Chilometro delle Meraviglie”, Arcadia del Trentino, ma anche primo polo dell'innovazione
Trento e Rovereto sono mete ideali per un weekend in ogni periodo dell’anno. Da luoghi iconici come la Piazza Duomo a Trento e la piazza del MART a Rovereto ognuno si può creare un proprio percorso di visita tra luoghi più caratteristici, seguendo l'interesse per la storia, la cultura, o per immergersi nella natura a soli pochi minuti dal centro. Passioni da incrociare con la curiosità per un'esperienza "local", tra locali tipici, botteghe storiche e gastronomie.
Una visita a Trento non può che partire da Piazza Duomo. Qui l’effetto scenografico è sorprendente: case affrescate di epoca rinascimentale, una successione di palazzi dal delicato cromatismo, il Palazzo pretorio, con la svettante Torre civica. Al centro la fontana barocca del Nettuno e alle spalle la cattedrale dedicata a San Vigilio, esempio magistrale di stile romanico – lombardo. Si può quindi percorrere la via Belenzani, l'antica "contrada larga", una successione di palazzi cinquecenteschi, e poi girare a destra nella via Manci, "contrada longa", che propone ulteriori tesori architettonici rinascimentali e barocchi, fino al caratteristico "Cantone". Da qui in pochi minuti si giunge al Castello del Buonconsiglio. Insieme alla Piazza Duomo è il simbolo della città e dal 1225 al 1803 fu la residenza dei Principi vescovi di Trento. Ospita le collezioni provinciali e mostre temporanee. Il cuore della vita cittadina gravita sul "giro al sas", un antico quartiere abbattuto negli anni '30 per fare posto alla Piazza Cesare Battisti, sotto la cui pavimentazione si può visitare la città più antica, la romana "Tridentum". Il quadrilatero di strade che lo circondava sono oggi il luogo tradizionale del passeggio dei trentini, dello shopping nelle numerose botteghe storiche e del lifestyle tipicamente italiano.
Sempre da Piazza Duomo, attraversando la zona universitaria, in pochi minuti si raggiunge il quartiere delle Albere, disegnato da Renzo Piano. Qui si trova anche il Muse, il Museo delle Scienze. All'interno della struttura di vetro e acciaio improntata alla sostenibilità un originale percorso espositivo utilizza la metafora della montagna per raccontare la vita sul pianeta e sviluppare il tema della biodiversità attraverso un'esperienza molto interattiva. Dal parco delle Albere si raggiunge il Lungadige e percorrendo verso nord la pista ciclopedonale si raggiunge il ponte di San Lorenzo dal qual si accede al quartiere di Piedicastello, dove la chiesa romanica di S. Apollinare precede la caratteristica piazza e il Museo delle Gallerie. Si tratta di uno spazio espositivo dedicato alla memoria storica del Trentino ricavato sul sedime delle due gallerie stradali che attraversavano il Doss Trento.
Ma basta spostarsi di pochi chilometri dal centro storico per immergersi in un luogo davvero suggestivo. È l’Orrido di Ponte Alto, un profondo canyon scavato dalle acque del torrente Fersina. Un'opera d’arte naturale che racchiude la bellezza di un luogo selvaggio, l’emozione dell’altezza e del vuoto, il valore scientifico e storico. Due antiche briglie danno origine a spettacolari cascate alte oltre 40 metri che si fanno strada tra gli strati di roccia rossa, creando scenografici giochi di luce. Comodamente raggiungibile in auto oppure con i bus extraurbani dalla città è visitabile accompagnati da una guida su prenotazione. Info: info@discovertrento.it - 0461 216000. L'APT di Trento ha ideato anche una serie di Trekking Urbani tematici, itinerari a piedi nel centro storico o tra la città e i sobborghi in collina alla scoperta di luoghi legati alla storia e alla cultura: l'epoca romana, il Concilio tridentino, la città rinascimentale, le testimonianze della Grande Guerra.
E dopo aver passeggiato arriva finalmente l'ora di un aperitivo: nei locali di Piazza Duomo, lungo il giro al sas, oppure salendo in funivia (pochi minuti a piedi dal centro storico) a Sardagna per godere una spettacolare vista sulla città mentre si sorseggia un cocktail o un calice di TrentoDoc, un bicchiere di vino o un boccale di birra artigianale.
Nella città della Pace
Arrivando a Rovereto da nord si percorre Corso Bettini, la cui prospettiva oggi non è molto diversa da quella che potè osservare il giovane Wolfgang Amadeus Mozart (e un decennio dopo Johann Wolfgang Goethe) giungendo dalla "Via Imperiale". A valorizzarla è la bella successione di palazzi settecenteschi: Casa Piomarta, Casa Alberti, Palazzo dell'Annona e lo storico Teatro Zandonai, il più antico del Trentino. Tra questi edifici, sopra una piazza circolare si innalza la cupola in acciaio e cristallo del MART, il Museo di arte moderna di Rovereto e Trento, disegnato da Mario Botta. Simile ad un'astronave sospesa sopra i palazzi barocchi, sintetizza l'immagine attuale della città, agganciata alla sua storia e ad una lunga tradizione di cultura, ma più che mai proiettata in una realtà fatta di innovazione, ricerca avanzata, nei due hub del Polo Meccatronica e della Green Innovation Factory, incubatori di decine di startup.
Con una passeggiata di poco più di mille metri dalla Piazza del MART fino al quartiere di Santa Maria, si possono ammirare una moltitudine di ‘meraviglie’ che rendono il percorso uno dei più belli del Trentino dal punto di vista storico-artistico. Un itinerario attraverso sette secoli di storia ed epoche diverse che offre un “assaggio” della città, da approfondire individualmente secondo i propri interessi. Dal MART si percorre Corso Bettini per raggiungere Piazza Rosmini con il Palazzo Del Ben, la grande fontana e Corso Rosmini, boulevard della città. Appena lasciato il MART, nel settecentesco Palazzo Alberti Poja in Corso Bettini, è visitabile lo Spazio Fausto Melotti, dedicato ad uno dei più celebri artisti italiani del Novecento, nato a Rovereto nel 1901. La selezione di opere in mostra comprende disegni, sculture, ceramiche, installazioni polimateriche realizzate tra il 1930 e il 1980, provenienti dalla Collezioni del MART. Bastano pochi minuti a piedi per raggiungere il centro storico: da Piazza Rosmini a Piazza Battisti, fino a Piazza del Podestà, si cammina tra vicoli e stretti campielli dove si affacciano numerose le botteghe storiche, si aprono le piazze. E alzando lo sguardo si riconoscono le commistioni architettoniche e le influenze veneziane sulle facciate di chiese e palazzi, eredità del secolo di appartenenza della città alla Serenissima. Dalla via Rialto si raggiunge la Porta di San Marco e l’omonima chiesa barocca - dove un giovanissimo Mozart nel 1769 tenne il suo primo concerto pubblico in Italia: Si prosegue lungo via della Terra fino alla Casa d'Arte Futurista Depero, unico museo al mondo fondato da un artista futurista. Sulla sinistra si innalzano i bastioni del Castello di Rovereto, uno nei migliori esempi di fortificazione alpina di epoca tardomedievale. Il castello è sede del Museo Storico Italiano della Guerra, che conserva memorie, oggetti, fotografie, documenti, uniformi e materiali relativi alla Prima guerra mondiale. A Palazzo Pretorio, invece, si apprezzano le decorazioni delle sue facciate. Si attraversa quindi il Ponte Forbato, sul torrente Leno, e si accede al quartiere di S. Maria dove termina il “chilometro”. Percorrendo la ciclabile sul Lungoleno verso ovest si raggiunge il quartiere di Borgosacco, dove si respira l’innovazione e il futuro negli edifici della storica Manifattura Tabacchi, riconvertita a incubatore di start up e integrata da “Be Factory”, 25 mila metri quadrati di moduli produttivi di legno e vetro, disegnati dall’archistar giapponese Kengo Kuma.