Lotta allo spreco alimentare
Gettiamo un terzo del cibo che produciamo: una mela su tre, una pizza su tre. Eliminare gli sprechi alimentari è un passo essenziale quando parliamo di lotta alla crisi climatica, transizione ecologica e giustizia sociale. I produttori locali, che sono il cuore pulsante della gastronomia della Valsugana, sono incoraggiati a ridurre gli scarti durante la raccolta, la lavorazione e la distribuzione.
I mercati contadini e i negozi a km0 promuovono il consumo di prodotti di stagione e imperfetti all’apparenza, sfidando con l’inarrivabile valore del gusto e della sostanza gli standard estetici proposti dalla grande distribuzione. E se qualcosa avanza, oppure proprio non ha l’aspetto giusto per essere venduto così com’è, lo si trasforma in succhi, conserve e altri prodotti artigianali, sempre in un’ottica di minimo spreco e massima qualità.
Che sia alle sagre o ai grandi eventi, o nel lavoro quotidiano di hotel, ristoranti e agriturismi, sono molteplici i progetti di sensibilizzazione e formazione volti a minimizzare gli sprechi alimentari: alcune strutture propongono porzioni calibrate ad hoc e invitano i visitatori a portare via eventuali avanzi attraverso iniziative come il “food box”, contenitori sostenibili per il cibo non consumato. Anche le scuole sono in prima linea e con laboratori e progetti didattici compartecipati bambini e ragazzi imparano fin da piccolissimi a rispettare ciò mangiano e a riconoscerne il valore.