Chiesa cimiteriale di Santo Stefano, Carisolo
Restiamo in Val Rendena, per visitare un’altra piccola chiesa di montagna, arricchita anch’essa da affreschi perfettamente conservati.
Anche qui, sulla parete esterna, puoi ammirare una danza macabra e un’allegoria dei sette vizi capitali, sempre opera di Simone II Baschenis. Sotto una bella serie di dipinti, raccontano la vita di Santo Stefano.
Ciò che, però, rende la Chiesa di Santo Stefano così particolare è un affresco (opera di Simone II) che si trova al suo interno è che racconta la leggenda del passaggio di Carlo Magno in Val Rendena nel 774, con al seguito un esercito di oltre quattromila guerrieri. L’obiettivo del sovrano era raggiungere Verona per sconfiggere i Longobardi ma l’imperatore, nel corso del lungo tragitto, riuscì a convertire al cristianesimo le genti pagane che abitavano le valli trentine.
Un racconto a metà tra leggenda e realtà che ancora divide gli storici.
C’è però un altro dipinto che colpisce l’attenzione. Si tratta, questa volta, di un dipinto di Antonio Baschenis del 1461 che ritrae l’Ultima Cena sulla navata laterale della chiesa. Un dettaglio colpisce l’osservatore. Sulla tavola, insieme ai piatti tradizionali, ci sono tanti gamberetti. Una scelta particolare, ma niente affatto casuale. Ne parliamo nell’articolo sulla Chiesa dei Santi Sebastiano e Rocco, a San Lorenzo in Banale.