UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET

Nelle skiarea trentine alla scoperta dei locali dove la creatività degli chef elabora proposte raffinate ed esclusive partendo dai prodotti del territorio

UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET  #1
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET #1
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET  #2
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET #2
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET  #3
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET #3
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET  #4
UNO SLALOM TRA I RIFUGI GOURMET #4

Accompagnare una giornata di sci con il meglio dei sapori del territorio mentre tutt’intorno le Dolomiti danno spettacolo. Nelle skiarea del Trentino la qualità a cinque stelle non contraddistingue solo piste e impianti, ma anche le proposte di molti rifugi lungo i tracciati. Perché, una volta soddisfatta la passione per serpentine e curve, arriva anche il momento di sedersi a tavola, naturalmente in un accogliente rifugio, dove degustare un buon piatto della tradizione enogastronomica locale. Diversi locali in quota sono aperti anche di sera, per una cena davvero speciale, dopo essere saliti in motoslitta o a bordo di un gatto delle nevi.

Nella skiarea Madonna di Campiglio - Dolomiti di Brenta, un carosello di 150 km di piste che collegano Pinzolo, Madonna di Campiglio, Folgarida – Marilleva, insieme a tracciati imperdibili come la Tulòt a Pinzolo, il Canalone Miramonti a Madonna di Campiglio e la Mastellissima a Folgarida-Marilleva, alcuni locali possono diventare un’esperienza gastronomica che arricchisce la vacanza.
Sopra Pinzolo troviamo una novità importante: è al rifugio ristorante Dos Sabiòn, che si raggiunge con un nuovo impianto da Prà Rodònt alla vetta del Doss. Importanti progetti di riqualificazione, ma in sintonia con l’ambiente e a basso consumo energetico. Una volta scesi, o più propriamente “sbucati” dal nuovo impianto, essendo completamente interrato, si potrà arrivare direttamente in pista o salire, tramite scale mobili o ascensore, al nuovissimo Rifugio Doss del Sabion. Punto di riferimento per gli sciatori in cerca di ristoro fin dall’apertura del primo impianto nel 1969, l’edificio viene ora ampliato e reso più funzionale alle esigenze del turista con la creazione di un bar con vista sulle Dolomiti di Brenta, un nuovo bistrò, al secondo piano, e una terrazza, servita da chiosco dedicato, dove si potrà pranzare “all’aria aperta” ammirando il panorama unico che a 360 gradi spazia dalle Dolomiti di Brenta ai massicci dell’Adamello e Presanella. Tutto nuovo il ristorante gourmet che garantirà agli ospiti un’esperienza esclusiva, con ampie vetrate e un richiamo forte al territorio che si ritroverà anche nella proposta gastronomica e metterà al centro la valorizzazione dei prodotti locali in chiave non solo tradizionale ma anche contemporanea. Una struttura dove si è posta attenzione anche al contenimento delle emissioni in atmosfera, dotata tra l’altro, di impianto fotovoltaico sul tetto per contenere i consumi energetici.
Raggiunta la skiarea di Campiglio, lo Chalet Spinale sulla sommità del Monte Spinale, rispecchia il glamour della località con il suo stile raffinato e decisamente alpino. Organizza anche cene in quota su prenotazione tutti i giovedì e i sabati. Poco distante si apprezza il riqualificato spazio bar al rifugio Boch, ridisegnato per garantire più spazio agli ospiti e rinnovare la propria immagine puntando su forme eleganti e materiali quali il legno di abete vecchio, l’acciaio inox brunito e il nero assoluto. Un granito, quest’ultimo, che richiama il Nero di Ragoli, una pietra calcarea fino agli anni Cinquanta del secolo scorso estratta in val Rendena.
Spostandosi in zona del Grostè e dopo una lunga discesa fino a Passo Campo Carlo Magno si sale ora sul versante di Pradalago della skiarea campigliana per poi spostarsi nella skiarea di Marilleva – Folgarida dove si trovano i rifugi Orso Bruno e Solander, ideali per degustare specialità della cucina solandra e in particolare il formaggio Casolèt. Dalla Val di Sole, una veloce puntata in Val di Peio per salire fino a quota 3000 m, nel punto più alto di questa skiarea, ai piedi delle pareti del Viòz e di Punta Taviela: innalzato sul sedime di un vecchio rifugio e inaugurato a fine 2022 ecco il nuovo rifugio Mythe. Una struttura ad altissima efficienza energetica. Isolata termicamente e riscaldata da un impianto a pavimento che funziona grazie alle pompe di calore di nuova generazione. Una tecnologia innovativa ed eco-friendly in grado di funzionare pure a temperature esterne parecchio basse, avvalendosi della resistenza integrativa: nel caso specifico, fino a 28 gradi sottozero. Utilizzando un 1 kWh di energia elettrica, il sistema produce 3 kWh di energia termica. Mythe si propone come una vetrina dei prodotti tipici da degustare: dai panini (i nomi richiamano alcune delle cime della Val di Pejo) alle birre artigianali del birrificio Pejo, oltre a una selezione di Trentodoc e grappe trentine. A ciò si aggiunge una vista a 360°: dalle finestre del rifugio, a 3mila metri di quota, è infatti possibile ammirare le vette che hanno ispirato i menu.

Sull’altro versante delle Dolomiti di Brenta, è dalla cima Paganella che si gode un panorama eccezionale sulle montagne trentine e sulla valle dei laghi fino al Lago di Garda. Qui la novità è la riapertura (prevista per le festività natalizie), dopo una serie di lavori, di Malga Zambana. Si raggiunge dalla pista che scende dalla zona della Selletta, e qui è stata realizzata una nuova sala panoramica per la ristorazione, con vista sul Gruppo di Brenta.
Nel punto più alto della skiarea, la terrazza del rifugio La Roda è in posizione privilegiata. Il rifugio propone i piatti della cucina tipica trentina, ma a cena, dopo aver ammirato un bellissimo tramonto, si possono ordinare anche piatti di pesce. E da lassù si può scegliere se scendere dal versante di Andalo o di Fai verso altri panoramici locali. Al termine dei primi due tratti della mitica Olimpionica ecco il rifugio Dossòn ottimo per uno spuntino con vista sulle Dolomiti di Brenta. Seguendo le piste sul versante di Santel - Fai della Paganella si raggiunge invece il rifugio Meriz Alpine Lounge, per rilassarsi avvolti dal calore del legno ampiamente utilizzato in questa moderna struttura. 

In Val di Fassa si può trascorrere una intera giornata sugli sci collegando le più belle skiarea dell’alta valle. Partendo da Pozza di Fassa si sale sul Buffaure e, dopo una colazione con vista sul Catinaccio dal rifugio Baita Cuz si percorrono le piste del Panorama Skitour fino alla Conca del Ciampàc e poi una picchiata lungo la pista nera fino ad Alba di Canazei. Una moderna e panoramica funivia ci riporta in alto direttamente nel cuore della skiarea del Belvedere di Canazei per ammirare un panorama a 360° di cime dolomitiche: Marmolada, Pordoi, Sella e Sassolungo. Si scivola sulle ampie piste al sole e, per una sosta veloce, qui c’è il rifugio Ciampolìn prima di raggiungere la zona del Col Rodella ai piedi del Sassolungo. Esclusivo, affacciato sulle Dolomiti della val di Fassa, il Fienile Monte, si raggiunge dalle piste sul percorso del famoso Sellaronda. Glamour pacato, atmosfera intima e rilassata, caratterizzano questo locale il cui ristorante con meno di trenta coperti propone piatti gourmet a 2.260 metri di altitudine. Da non perdere la vista sulle Dolomiti dalle poltrone lounge, che al tramonto regalano lo spettacolo dell’enrosadira. È raggiungibile anche di sera per la cena con il servizio di motoslitta a disposizione degli ospiti.

Nella vicina Val di Fiemme la skiarea dello Ski Center Latemar, a cavallo tra Trentino e Alto Adige, costituisce uno skitour ideale per unire sci e sapori a cinque stelle da gustare nei numerosi locali lungo le piste dei due versanti. Su quello trentino, all’arrivo della seggiovia Tresca, sul territorio comunale di Predazzo, ha aperto le porte nella scorsa stagione il nuovo ristorante panoramico In.Treska, a 2200 metri di quota, con l’intento di sorprendere il palato attraverso uno studiato mix tra tradizione, genuinità ed innovazione.

Si accede da due distinti versanti alla skiarea dell’Alpe Lusia. Dal versante di Moena – Ronchi si sale in telecabina direttamente fino al ristorante Chalet Valbona con la sua panoramica terrazza. Si prosegue ancora fino alla località le Cune per scendere lungo le piste al rifugio Lusia, dove arrivano anche gli impianti che salgono dal versante di Bellamonte - Castelir. Nel cuore di questa parte della skiarea si trova lo Chalet 44 Alpine Lounge, con linee moderne ed essenziali, ampie vetrate che disegnano l’esterno insieme alla terrazza di 600 metri quadrati. Qualche chilometro più a est, sopra Passo San Pellegrino, accanto alla stazione di arrivo della funivia sul Col Margherita, merita una sosta questa panoramica terrazza affacciata sulle Dolomiti di Trentino e Veneto, dove ha aperto l’InAlto Alfio Ghezzi Dolomites, il nuovo progetto dello chef stellato trentino. Nella vicina skiarea di San Martino di Castrozza - Passo Rolle lo skitour delle malghe è di per sé un invito ad alternare le discese a soste golose nelle baite lungo le piste, mentre per una cucina più ricercata e a chilometro zero Malga Ces è da oltre 70 anni un luogo dove ottima cucina, cordialità e tradizione si incontrano.

Sull’Alpe Cimbra, al confine con il Veneto, si percorre lo Skitour dei Forti, passando accanto alle memorie più visibili della Grande Guerra e sostando tra una discesa e l’altra nei numerosi locali in quota: i rifugi Stella d’Italia sopra Fondo Grande e Baita Tonda sopra Serrada, per esempio, mentre a pochi chilometri da Luserna, nel cuore della foresta cimbra, ecco Baita Neff costruita in tronchi di legno massiccio sulle piste tra la skiarea di Lavarone e l'Alpe di Vezzena; raggiungibile anche a piedi dal cimitero austroungarico di Monte Cucco.

 



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