Strembo
Storie di ieri e di oggi per scoprire il Parco Naturale Adamello-Brenta
Le origini di Strembo sono molto remote. Si presume che esistesse già prima del 1300 e la tradizione narra che, prima del paese di Strembo, ci fosse un piccolo abitato in località "Afcei", risalente al 1150 circa, fra i paesi di Strembo e Mortaso. Ripide stradine intersecate da androni e ampie case antiche giudicariesi caratterizzano questo paese, le cui occupazioni principali sono l´industria del legname, l´allevamento e le confezioni di carni insaccate. Sede del Parco Naturale Adamello-Brenta, è il luogo ideale dove praticare tennis, mountain bike, pesca ed escursioni per ogni esigenza.
Agli inizi del secolo Strembo era famoso per il suo vecchio campanile: era talmente basso che la chiesa attuale lo sovrastava di un bel po’. I rendenesi raccontavano che quelli di Strembo di notte lo portassero in chiesa per evitare che venisse rubato. I giovani di allora, piuttosto risentiti per questa presa in giro, visto che ormai era stato costruito, nel 1927, il nuovo campanile, abbatterono quello vecchio. Allora in paese quasi tutti possedevano delle capre che dalla primavera all´autunno venivano radunate giornalmente ai "Tampleli" dove il "cavrer", con il suo corno in spalla e l´immancabile bastone, conduceva al pascolo. Soprattutto in autunno e in inverno molti capi famiglia diventavano "moleti" e giravano con la "mola" ad arrotare coltelli e forbici.