Galleria di Cavento
Un documento eccezionale
Sulla cima del Corno di Cavento, nella parte trentina del gruppo dell'Adamello, a 3400 metri di quota, si trova una caverna fra le più alte mai realizzate per scopi bellici nella Prima guerra mondiale.
Scavata inizialmente dall'esercito asburgico, passò più volte di mano fra Austriaci ed Italiani nel corso di tragiche vicende, ben documentate dalle testimonianze degli stessi protagonisti dell'epoca.
Novant'anni dopo, un'iniziativa congiunta della Provincia Autonoma di Trento e della Società Alpinisti Tridentini, in particolare del Comitato Storico e del Catasto Cavità Artificiali costituiti in seno a quest'ultima, scioglie finalmente e letteralmente il ghiaccio che ha colmato l'ipogeo, dove strutture e reperti di ogni tipo si trovano esattamente come furono lasciati più di novant'anni fa, all'atto della discesa a valle degli ultimi soldati che la occupavano.
Un documento eccezionale, a cui è stato dedicato un impegno di mezzi e personale notevole, per una ricerca archeologica e speleologica unica nel suo genere per il periodo storico trattato.
I lavori della galleria si sono conclusi nell'estate dell'anno scorso, ed ora è possibile visitarla a patto di aver dimestichezza con l'alta montagna ed essere comunque accompagnati da una guida alpina.