Romallo - Novella
Il paese a due piani e l’eremo di San Biagio
L’agricoltura di montagna che ha curato il paesaggio da secoli e l’esposizione al sole fanno di Romallo un luogo ameno. Il Monte Ozolo, che lo sovrasta, è stato uno dei primi territori della Val di Non ad essere stabilmente abitato.
Romallo ha distribuito i gruppi di case tra gli orti, su due piani: la parte bassa, raccolta attorno all´ampia piazza, è detta Villa; la parte alta, sul pendio, Colomel. L´evoluzione edilizia moderna interessa soprattutto la parte nord-est, la Villa Nuova. A monte del paese si stende un digradante piano che arriva fino a Cloz. Il dosso vicino, detto del "zinc", era luogo di convegno dei giovani del paese e qui si svolgeva il Trato Marzo, la festa per l’ingresso nel mese di marzo, antica tradizione trentina.
A lato della strada provinciale che da Revò scende verso Sanzeno, si trova l’Eremo di S. Biagio, antico romitorio con cappella romanica e abitazione severa. Il luogo è fortemente suggestivo e solitario, il complesso sorge sulla sommità di uno sperone roccioso quasi interamente circondato da profondi burroni che formano la gola del rio Novella.
Romallo è uno dei tre comuni che ha sostenuto la realizzazione del Parco Fluviale Novella, una gita in stile canyoning, da non perdere.