Pomarolo
Tra viti, mele, ciliegie e mulini, sorge Pomarolo, paese di antiche origini
Il nome stesso suggerisce la nota caratterizzante il paese e i suoi dintorni: deriva, infatti, dal latino "pomarium", cioè frutteto. In effetti, ancora oggi tutta la campagna è coltivata a mele, viti e ciliegie. Nel secolo scorso era conosciuto e apprezzato anche per la produzione di tabacco.
Diversi rivi, ora in parte coperti, scorrono nei pressi dell´abitato e, in passato, davano energia a sei mulini (il più antico risale al 1259) e a una tessitura che produceva, tra l´altro, stoffa per il saio dei monaci. La contrada Basiano è la più antica del comune, di origine romana, e rappresenta ancora il nucleo più conservato. Interessanti l’antico edificio sede municipale e la chiesa di San Cristoforo, che conserva all´interno un organo di nobile fattura, reputato il più importante della valle.
Addossata alla rupe, in località Chiusole, si trova la piccola chiesa di San Rocco del 1636, con alcune tele di artisti locali del XVIII secolo.
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