Parampampoli
Una ricetta trentina
Un sapiente mix esplosivo di caffè, miele, vino, distillato d’uva e altri aromi segreti, nato per caso alla fine degli anni ’50 tra le mani del capostipite della famiglia Purin, Giordano. Famiglia che ancora gestisce il leggendario rifugio Crucolo in Valsugana e che di questa bevanda ne ha fatto la sua bandiera, con tanto di nome e marchio depositato.
Si narra che una sera Giordano stesse preparando due bevande calde in due pentoloni di rame separati per i suoi ospiti: caffè, vino e zucchero da una parte e caffè, miele e grappa dall’altra. Per gioco alcuni ospiti gli chiesero di mischiarli e il risultato fu una grande fiammata e un botto che li portò a gridare “Parampam!”. Da qui il nome della bevanda che viene servita alla fiamma. Cioè, viene riscaldata sul fuoco e poi, prima di essere versata nelle apposite tazze, le si dà fuoco sulla superficie con un fiammifero. L’effetto è assicurato e il sapore una vera sorpresa!