Trentodoc Festival

Dal 20 al 22 settembre a Trento e nelle cantine del Trentino

Dal 20 al 22 settembre 2024 la città di Trento e le cantine del Trentino ospitano la terza edizione del Trentodoc Festival: tre giorni per degustare, imparare, condividere e fare amicizia con le bollicine di montagna.

Una festa che coinvolge ospiti, addetti ai lavori, giornalisti e appassionati, con un ricco calendario di appuntamenti: degustazioni guidate, dj set, esperienze in città e nei vigneti, talk e incontri con sommelier, chef, enologi, viticoltori e nomi noti del mondo dell’arte, del design, della moda, della letteratura e della gastronomia.

Punto di riferimento del festival è la città di Trento, con i suoi cortili, i parchi e i palazzi storici, alcuni dei quali saranno aperti appositamente per l’occasione. Senza dimenticare i bar e i ristoranti, che nei giorni del festival animeranno il centro storico con eventi, degustazioni e menù abbinati a Trentodoc. Non solo: il Festival varcherà le mura cittadine con diversi eventi sul territorio trentino, alla scoperta dei luoghi d’origine del Trentodoc.

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Il primo spumante D.O.C. in Italia

La storia del Trentodoc risale agli inizi del secolo scorso quando Giulio Ferrari, enologo dell’Istituto Agrario San Michele – oggi Fondazione Mach –, ebbe l’intuizione di provare a produrre bollicine dalle uve trentine. Durante i suoi viaggi aveva, infatti, notato che la natura del terroir e le condizioni climatiche del Trentino avrebbero potuto essere vincenti. E così fu.

Cominciò allora una storia fatta di esperienze condivise da viticoltori e aziende vinicole, tramandata con orgoglio e cura di generazione in generazione.

Nel 1993 arrivò il riconoscimento ufficiale. Trentodoc diventa la prima D.O.C. in Italia, e tra le prime al mondo, assegnata a un metodo classico.

Sono più di un centinaio, oggi, le etichette che in Trentino vantano il marchio collettivo territoriale Trentodoc riportato su ogni bottiglia e riconoscibile con la grafica delle due “O”: il gesto del remuage, la rotazione della bottiglia con una piccola scossa in modo che i residui si raccolgano nel collo, una peculiarità del metodo di produzione.

Sono quattro le fasi di lavorazione che contraddistinguono le bollicine di montagna prima di diventare Trentodoc, dopo una lunga maturazione. Per conoscerle, leggi il nostro articolo dedicato allo spumante che nasce fra le Alpi e il Garda.

Trentodoc Festival: settembre 2025

Il Festival

Una grande scommessa, un Festival sold out che ha confermato, anche nel 2023, l’interesse, la curiosità e la scalata di uno spumante perfetto per ogni occasione. Nel 2024, la terza edizione si prepara ad ampliare gli spazi e gli appuntamenti.

Ogni appuntamento, a ingresso libero o con degustazioni a pagamento, ha bisogno di prenotazione per poter garantire una capienza sostenibile in ogni location.

I protagonisti del mondo del vino si confronteranno su temi economici, di comunicazione e di produzioni sostenibili. Chef nazionali e internazionali interpreteranno le loro ricette per esaltare l’abbinamento con etichette Trentodoc.

Le case spumantistiche apriranno le loro porte per proporre esperienze nei vigneti, degustazioni guidate, cene a tema e serate dj set. L’Enoteca provinciale del Trentino nello splendido Palazzo Roccabruna sarà aperta per degustazioni esclusive.

E poi, ospiti del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura si racconteranno attraverso parole, musica e bollicine.

Insomma, tieni d’occhio il calendario e prepara la mappa del tuo Festival. Trentodoc ti aspetta!

Trentodoc Festival: settembre 2025

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Intervista a Luciano Ferraro
Direttore Artistico Trentodoc Festival e Vicedirettore Corriere della Sera

  • Cosa rende il Trentodoc Festival diverso dagli altri festival del vino?

Il Trentodoc Festival non è solo un appuntamento per degustazioni e dibattiti. In questo festival il vino si trasforma in un invito a visitare altre culture e altri mondi, a parlare di altre forme culturali, dalla letteratura alla medicina, dal cinema all’architettura, dalla cucina alla musica. E, ovviamente, anche ad affrontare i temi di attualità. Questo si traduce in una serie di appuntamenti che riguardano diverse forme artistiche, con spettacoli, eventi, incontri. Siamo convinti che il Metodo classico del Trentino, in tutte le sue forme, sia  un bene culturale che racchiude l’anima delle Dolomiti e della sua gente. 

 

  • Come è nata l'idea del festival? Quali erano i suoi obiettivi iniziali?

È nata dalla volontà delle istituzioni locali, come la Provincia di Trento, dell’Istituto Trentodoc e del Corriere della Sera, di dare vita a un evento inedito nel panorama enologico italiano, un settore che si racconta in modo spesso paludato e noioso. Gli obiettivi: valorizzare un prodotto, le bollicine di montagna, che fa da traino all’economia locale, e far conoscere la Provincia di Trento agli enoturisti e agli appassionati.

Trentodoc Festival: settembre 2025
  • Cosa rende speciale l'edizione 2024 del festival?

Renderemo evidente come  il vino sia un contenitore di culture.  Con eventi fuori dagli schemi, come l’intervento-spettacolo di monsignor Martino Signoretto, vicario per la cultura della diocesi di Verona, che parlerà di vino e spiritualità. O l’incontro con George Riedel, l’inventore di bicchieri che hanno rivoluzionato il modo di bere il vino nel mondo. O ancora il colloquio con Francesca Giannone, autrice del romanzo italiano più letto nel 2023.

 

  • Qual è il suo ricordo più bello legato al vino?

L’incontro di più di 40 anni fa con Luigi Veronelli al Vinitaly e poi a casa sua a Bergamo. Volevo scrivere un libro sulle nascenti enoteche, allora un fenomeno nuovo. Lo editò lui stesso, scrisse la prefazione, e venne a presentarlo proprio a Trento, indossando un mantello nero da anarchico. 

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Pubblicato il 19/12/2024