Taio - Predaia
Un insieme di nuclei abitati fra i frutteti: è Taio, borgo cinque-seicentesco
Grande borgo che si stende su un vasto terrazzo affacciato sulla profonda incisione del torrente Noce, Taio è formato da vari nuclei abitati (Dermulo, Segno, Torra, Vion, Tuenetto, Dardine, Mollaro) che si raccolgono fra i frutteti. Storicamente è stato un insediamento romano, come attestano le tombe, gli oggetti e le molte monete rinvenuti.
Il paese, dall’aspetto cinque-seicentesco con numerose case rurali e rustico-signorili, androni, ponti e sovrastrutture lignee, si raccoglie attorno alla grande piazza e alle due chiese: la parrocchiale di S. Vittore, con il suo campanile cinquecentesco e, sul lato opposto, la chiesa della Beata Vergine Maria, del XII secolo.
Sulla strada che porta da Taio a Tres si scorge l'elegante Castel Bragher. Ancor oggi di proprietà della famiglia Thun il castello non si può visitare; dall’esterno però si possono vedere le mura di cinta merlate e l'antico ponte coperto.
Nelle vicinanze di Dermulo, nella forra sottostante, si trova il cinquecentesco eremo di S. Giustina, ormai diroccato ma suggestivo. Poco più a nord si incontra la famosa diga di Santa Giustina, tra le più grandi d´Europa: alta 152,5 metri, forma un bacino idrico capace di contenere 172.000.000 metri cubi di acqua.