Il Parco Sonoro Fruscìo
Dove allontanarsi dai rumori per avvicinarsi ai suoni
- 7 postazioni sonore
- Immersione nel bosco di larici
- Accessibile durante tutto l’anno
Campane di legno, carillon agganciati ai larici, tamburi ricavati da lunghi tronchi, trombe titaniche...in una foresta a 1650 metri di quota.
È il Parco Sonoro Fruscìo, in Val di Rabbi: un percorso immerso in una idilliaca foresta di abeti e larici nel Parco Nazionale dello Stelvio. Campane di legno, mega-carillon collegati agli alberi, tamburi ricavati dai tronchi, trombe giganti per amplificare i rumori del bosco: sono 7 in totale le postazioni sonore ed esperienziali del Parco, capaci di emettere suoni così delicati da fondersi con la melodia naturale del bosco.
Ogni postazione sonora è associata a uno dei 7 Chakra, i centri di energia presenti nel corpo umano secondo le filosofie orientali. Amplificando i suoni naturali, si migliora l’armonia interiore e si mitigano i sintomi dell’eccessivo utilizzo della tecnologia.
Il percorso attraversa anche un “anfiteatro” circolare in metallo lucido che riflette il paesaggio circostante come a ricordare uno specchio d’acqua e un ‘campo triangolare’ che comprende tre elementi verticali in legno riforniti di libri, riviste e oggetti vari da utilizzare mentre sei nella natura.
L’ultima tappa, un omaggio al Maestro Arturo Benedetti Michelangeli, ti porta a scorgere un pianoforte a coda incastrato su una conifera a 10 metri di altezza.