Forte Busa Verle
Forte Busa Verle era parte del sistema difensivo sul confine austro-ungarico durante la Prima Guerra Mondiale.
Il Forte Busa Verle risale alla Prima Guerra Mondiale ed è situato nei pressi del passo Vezzena ad un'altitudine di 1.504 m. Costruito tra il 1907 e il 1914 in posizione strategica dagli Austro-ungarici, insieme ai forti Campo di Luserna e Belvedere di Lavarone, costituiva la cintura difensiva più avanzata sul confine tra l´Impero e il Regno d´Italia e bloccava la strada per l´Altipiano di Asiago. Fu sottoposto a pesanti bombardamenti da parte dell´artiglieria italiana e assalito da truppe di fanteria alpina nei primi mesi di guerra. Dal maggio 1916, con l´inizio della Strafexpedition, la spedizione punitiva, e lo spostamento a sud-est del fronte, divenne sede di alloggiamenti e punto ottico di collegamento.
Il forte si allunga in linea unica in quattro salti successivi adattandosi alla morfologia del terreno. Dotato di quattro cupole girevoli e cunicoli blindati, era armato con 4 obici da 104 mm, 4 cannoni da 6 cm nel fortino di controscarpa, 2 cannoni da 80 nella batteria Traditor e 15 mitragliatrici. Ospitava 200 artiglieri e 100 genieri sotto il comando del tenente Giebermann prima e poi del tenente Julius Papak. Da qui si spararono più di 20.000 proiettili contro le linee italiane. Negli anni Trenta fu smantellato e venduto al Comune di Levico.