Rumtopf, la ricetta dell’Avvento
L’origine è tedesca, ma da generazioni è entrato nel dna delle famiglie trentine, valsuganotte in particolare. Letteralmente significa pentola di rum. Nella sostanza è un dessert da bere, e poi da mangiare, di rum ad altissima gradazione, non meno di 40° ma il necessario direbbe 50/55°, frutta e zucchero.
È il risultato di una cura che comincia in primavera e impegna la famiglia che se ne occupa fino all’autunno. Un lavoro incessante che, a cadenza mensile, colleziona insieme i migliori frutti di ogni stagione nel momento in cui maturano secondo natura.
Immancabile è il topf, un vaso di ceramica smaltata che normalmente ha una capienza di 4/5 lt. Il vaso ha un coperchio che ogni mese viene aperto per essere riempito un po’ di più. Con cosa? Frutta di stagione lasciata macerare per un’ora abbondante in una quantità di zucchero pari al 50% del suo peso. Poi, ogni volta, la frutta macerata viene immessa nel vaso e riempita di rum di modo che il liquore la sovrasti di almeno un dito.
Il primo giorno dell’Avvento il Rumtopf può essere assaggiato sperando che duri per tutto il periodo delle feste.
Potete gustarlo in qualche sagra di paese o cercarlo da qualche produttore, come Tullio Valcanover di Ca’ dei Baghi. Da non perdere!