Trentino, luogo di incontro fra arte e natura

Non solo i paesaggi unici delle Dolomiti. In Trentino gli artisti si lasciano ispirare dalla bellezza del territorio per creare opere d’arte capaci di emozionare e farci riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente. Si può vivere l’esperienza indimenticabile di passeggiare tra sculture d’arte contemporanea che animano un sentiero nel bosco o una prateria in quota

Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #1
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #1
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #2
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #2
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #3
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #3
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #4
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #4
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #5
Trentino, luogo di incontro fra arte e natura #5

Se è vero che l’arte imita la natura, in Trentino – tra laghi alpini, ruscelli gorgoglianti, malghe, ghiacciai e boschi secolari – le fonti d’ispirazione davvero non mancano. Perciò non sorprende che artisti provenienti da ogni parte del mondo siano attratti da questo “luogo dell’anima”, dando vita a creazioni che stimolano un’offerta culturale sempre più ampia. In ogni periodo dell’anno, festival, concerti, installazioni e percorsi espositivi immersi nella natura permettono di sperimentare l’esperienza unica di vedere, udire e toccare i frutti del connubio fra l’arte e il paesaggio di questa terra incoronata dalle Dolomiti, Patrimonio naturale dell’Umanità.

 

La bellezza dell’arte, l’armonia della natura

Arte Sella in Valsugana, nasce come sentiero fra gli alberi di un bosco secolare tra cui si nascondono creazioni artistiche realizzate esclusivamente con elementi naturali, in cui pertanto la creazione artistica si fonde abilmente con la bellezza del territorio, in cerca di nuove forme estetiche. Rami, foglie, sassi, erba e tronchi d’albero sono la materia prima con cui più di 300 artisti provenienti da ogni parte del mondo hanno dato vita a un’esposizione a cielo aperto che muta al ritmo delle stagioni. Si può visitarla seguendo il “Sentiero Montura”, un percorso nella natura della Val di Sella di circa 4 km percorribile a piedi tutto l’anno. Collega le due principali aree espositive, il giardino di Villa Strobele e Malga Costa. È una passeggiata adatta a famiglie ed escursionisti di ogni età. Lungo il percorso è possibile incontrare le opere di Shally Matthews e le panchine d'artista del progetto Arte Sella Benchmark. L’Area di Malga Costa offre al visitatore la possibilità di immergersi in un ampio parco alla scoperta delle opere monumentali, tra le quali la Cattedrale Vegetale, il Teatro di Arte Sella, il Terzo Paradiso e Trabucco di Montagna. Percorso di visita alternativo è quello presso il Giardino di Villa Strobele, il luogo in cui, nel 1986, è nata Arte Sella. Oggi nel giardino della villa si trovano alcune delle opere più recenti: in particolare sono visibili le installazioni nate dalla collaborazione con architetti di fama internazionale – tra di essi Kengo Kuma, Eduardo Souto de Moura, Michele de Lucchi - grazie alla partnership con il Politecnico di Milano. E un nuovo progetto artistico, denominato Sky Museum, è stato avviato insieme al Comune di Borgo Valsugana: per la prima volta Arte Sella si è confrontata con lo spazio urbano del paese, dando vita ad un percorso di valorizzazione delle qualità architettoniche e paesaggistiche del centro storico. www.artesella.it

Sempre in Trentino, gli appassionati possono visitare il parco d’arte in quota RespirArt, a Pampeago, dove le opere d’arte si contrappongono alle guglie dolomitiche, fra i 2.000 e 2.200 metri. Nato da un progetto della giornalista e curatrice d’arte Beatrice Calamari e dell’artista Marco Nones, accompagna alla scoperta di installazioni artistiche lungo un percorso ad anello di tre chilometri. Le opere, create da artisti di fama internazionale, dialogano con le guglie dolomitiche del Latemar, Patrimonio Naturale dell’Umanità UNESCO. Dall’estate 2022 RespirArt è l’unico parco d’arte che risuona grazie ad un sistema audio composto da smartphone e cuffia acustica che si connette all’installazione artistica. 16 le opere sonore ispirate da altrettante installazioni lungo il percorso del Parco, un’esperienza immersiva, ispirata dall’”ascolto” di gesti d’arte, sviluppata con la tecnica del 3D Sound, che permette di sentire un audio spaziale percepito a 360 gradi. www.respirart.com

Nelle Valli Giudicarie, Bosco Arte Stenico, offre un’agevole passeggiata, accessibile anche ai disabili accompagnati, e permette di esplorare il linguaggio simbolico dell’arte contemporanea lungo un percorso nel bosco, con opere tra l'erba, i tronchi, i rami, in dialogo tra di loro e con i visitatori.

www.boscoartestenico.eu

 

I simboli di una rinascita

Dalla distruzione, la Natura può rinascere con bellezza e fierezza. Ne è profondamente convinto Marco Martalar, artista del legno originario dell’Altopiano dei Sette comuni, che dopo la Tempesta Vaia del 2018 ha trasformato in opere d’arte quei legni schiantati dal vento impetuoso che quella notte soffiò tra i boschi di Veneto e Trentino. L’opera più monumentale è il Drago Alato di Vaia, eretto sulla Cima Tablàt sopra l’abitato di Magrè, frazione del Comune di Lavarone sull’Alpe Cimbra. Si tratta del Drago in legno più grande del mondo. Mesi di lavoro, 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti provenienti dagli schianti di Vaia. Un Drago di oltre 6 metri di altezza e 7 di lunghezza. L’opera è raggiungibile dalla frazione di Slaghenaufi seguendo le indicazioni per lo Chalet Tana Incantata dove si lascia l’auto per proseguire a piedi fino alla frazione di Magré. Oppure salendo con la seggiovia Tablat in località Bertoldi e poi proseguendo per una breve e suggestiva passeggiata.

Marco Martalar, dopo il drago ha realizzato anche il Cervo di Vaia, sempre sull’Alpe Cimbra, collocato tra i prati attorno a malga Millegrobbe e nel settembre del 2022 la grande Lupa del Lagorai in Panarotta, al Pian della Casara in prossimità di Vetriolo Terme, sopra Levico Terme. Questa scultura si raggiunge parcheggiando al rifugio Alpine Taste a Vetriolo Terme (ex Maso Vetriolo Vecchio), da dove parte una comoda passeggiata di 1 km, circa 15-20 minuti su strada forestale. In Val di Fassa, invece, altri giganteschi animali e figure in legno sovrastano i pascoli in quota nella zona del Buffaure. Sono la Bregostana, una strega della tradizione ladina, un branco di lupi e un’aquila, le opere dello scultore Francesco “Franz” Avancini realizzate anche queste con legname proveniente dagli schianti di Vaia recuperato nei boschi della valle.

Ulteriori informazioni disponibili qui e a questo link