I 50 ANNI DEL MUSEO DELLE PALAFITTE DI LEDRO
Per festeggiare il mezzo secolo di vita la sede satellite del MUSE – Museo delle Scienze di Trento ha messo in campo un denso calendario di proposte che da luglio a settembre animeranno le rive del lago a suon di concerti, visite in notturna e attività “paleolitiche”
Il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro, nato attorno al sito palafitticolo dell'Età del Bronzo patrimonio UNESCO, festeggia i 50 anni di storia. Era il settembre 1972 quando il Museo delle Palafitte del Lago di Ledro aprì per la prima volta le sue porte. Un Museo che nasceva come un antiquarium, ossia come contenitore ed espositore di reperti a tutela del sito archeologico scoperto nel 1929, quando il livello del lago fu abbassato per i lavori di collegamento della centrale idroelettrica di Riva del Garda. Sulla sponda meridionale affiorò inaspettatamente una distesa di oltre diecimila pali, testimonianza di una delle più grandi stazioni preistoriche scoperte fino ad allora in Italia, nonché una delle più importanti – ancora oggi – in Europa. Questa scoperta ebbe subito una grande risonanza. La prima importante campagna di scavo, nel 1937, esplorò una superficie di circa 4.000 m2 e portò alla luce oltre 12.000 pali e tantissimi reperti. L’interesse fu tale da causare l’arrivo di numerosi visitatori che iniziarono non solo a frequentare l’area archeologica per curiosità, ma anche trarne un profitto con vere e proprie “cacce al tesoro” per raccogliere souvenir o per vendere dei reperti a turisti e appassionati. Per mettere fine a questo processo di spoliazione già negli anni ’50, si ipotizzò la costruzione di un edificio museale presso l’area archeologica.
Oggi il Museo è un vivace polo culturale capace di rendere “pop” anche la preistoria, di aprire nuove reti di relazione dentro e fuori il territorio e raccontare con linguaggi sempre nuovi la vita quotidiana dell’Età del Bronzo, proponendo tra ricostruzioni e resti originali del villaggio palafitticolo (2.200-1350 a.C.), un viaggio nel tempo alla scoperta dei nostri antenati preistorici. Nel biennio 2018-2019 il museo è stato oggetto di una profonda ristrutturazione che ne ha modificato e rinnovato sia gli spazi interni sia quelli esterni. Il restauro dell’edificio, l’aggiunta del nuovo blocco vetrato (che amplia gli spazi a un totale di 421 metri quadrati) e la realizzazione di una nuova struttura a pergolato esterna ha creato un nuovo ambiente non solo per gli oggetti ma anche per le persone. Il Museo ha ottenendo anche la certificazione di ecosostenibilità LEED® livello “Gold”. Il claim adottato per i 50 anni del Museo, “Ledro 50. Dove la preistoria è più blu”, vuole richiamare proprio l’antico legame tra le popolazioni palafitticole e il bacino lacustre che nel 1929 restituì a tutto il mondo un villaggio sospeso su oltre 10 mila pali.
Reperti eccezionali, scoperte sorprendenti
Da ormai una decina d’anni il Museo delle Palafitte ha dato avvio a una stagione di ricerca capace di gettare nuova luce sul popolamento preistorico della valle di Ledro. Nel 2011 è stato scoperto il sito d’alta quota di Pozza Lavino (Tremalzo – 1800 metri), che retrodata la prima frequentazione dell’area a circa 10.000 anni fa; sono stati poi scoperti una decina di nuovi siti nel fondovalle. Questo non significa che si sia abbandonata l’attenzione sugli straordinari materiali ritrovati dal 1929 nel sito palafitticolo: le ricerche condotte negli ultimi cinque anni si sono infatti concentrate su alcuni di questi.
Il pane di Ledro
Come una pagnotta di 4000 anni fa al centro di un progetto congiunto di Museo, Università degli Studi di Trento, Associazione Panificatori della Provincia di Trento, Camera di Commercio. Analisi microscopiche permetteranno di capire la composizione di questo pane e di riprodurre, con la Scuola di Arte Bianca di Rovereto, l’antica ricetta, dando nuova vita a questo alimento e creando un cibo …senza età!
Palafittando 2022
Il Museo compie 50 anni, mentre la rassegna estiva “Palafittando” giunta alla 26° edizione, pone al centro del programma i festeggiamenti per il cinquantesimo che animeranno l’estate ledrense. A partire da sabato 9 luglio le rive del lago di Ledro - piccolo gioiello dei laghi trentini da cui affiorano i resti originali delle abitazioni degli uomini dell’Età di Bronzo - e il territorio circostante, puntellato dei siti di interesse storico, archeologico e naturalistico che compongono la Rete Museale Ledro (ReLED), si animeranno con eventi musicali, visite guidate, laboratori "biodiversi” e approfondimenti storici e scientifici. Programma completo su www.palafitteledro.it
Orari e tariffe
Aperto tutti i giorni: luglio-agosto: 10-18; settembre: 9 –17.
Biglietto intero: € 4,50 - Ridotto: € 3,50 - Biglietto famiglia: € 4,50 / € 9 (1 o 2 genitori con minorenni). Gratuito per bambini sotto i 14 anni.
Prenotazione consigliata per laboratori e visite guidate allo 0464.508182. Info su: https://www.palafitteledro.it/