DAVE DOUGLAS E MOUNTAIN PASSAGES, UN GRANDE RITORNO
I Suoni delle Dolomiti hanno celebrato il grande ritorno del trombettista americano Dave Douglas, tra i maggiori esponenti del jazz contemporaneo, che a 20 anni di distanza e con la stessa formazione ha riproposto uno dei suoi lavori più significativi, Mountain Passages, ispirato alla cultura alpina e ladina
È stato il pubblico delle grandi occasioni, e dai grandi numeri, oltre 2.500 cuori uniti da amore per natura e musica, a colorare l’anfiteatro naturale di rocce vulcaniche ai Laghi di Bombasél, Val di Fiemme, per il concerto di Dave Douglas. Un pubblico, quello deI Suoni delle Dolomiti, che ha stretto un patto di fedeltà concerto dopo concerto e che non tradisce mai gli appuntamenti importanti, come quello di oggi. Qualcuno è giunto lassù percorrendo fino a 500 chilometri con sveglia all'alba pur di non perdersi nemmeno una nota. E poi c'è la protagonista, la musica, che quando ha spessore non ha età ed è sempre attuale. Così il ventennale di Mountain Passages, composto da Douglas nel 2003 proprio per I Suoni delle Dolomiti ha giocato con il sole che faceva nascondino con le nuvole di passaggio ed è volato nel vento, che a momenti si è alzato scherzoso, con freschezza attuale e senza tempo. Lunghi applausi di commiato sono stati profusi dal pubblico, e applausi altrettanto spontanei anche per ognuno dei 13 brani suonati dalla formazione con cui vide la sua prima, Mountain Passages: Michael Moore, Peggy Lee, Marcus Pojar e Dylan Van Dar Schyff, di nuovo insieme e guidati da Douglas. L'una nell'altra si sono inanellate l’intensa Family of the Climber o la scherzosa Gnarly Schnapps, e poi via via gli altri brani con lo struggente Palisades o Burry Me Standing, un’estatica riverenza in Purple Mountains Man o Off Major. Spazio all’improvvisazione, infine, nella miglior tradizione jazz, e non è mancato qualche scherzoso momento tutto dedicato al pubblico salito lassù. Le immagini del concerto sono disponibili su broadcaster.it
I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL FESTIVAL Si rimane in ambito jazz anche per il terzo concerto de I Suoni delle Dolomiti 2023, lunedì 28 agosto (ore 12) ai Prati Col, con la cantante Tatiana Eva-Marie, svizzera di nascita ma newyorkese di adozione, e la Avalon Jazz Band, per un mix fra tradizione balcanica e il Gypsy Jazz di Django Reinhardt. Tatiana Eva-Marie porta la sua musica nella natura delle Dolomiti al cospetto delle Pale di San Martino, assieme al violinista Gabe Terracciano, al chtarrista Dennis Pol e al contrabbassista Wallace Stelzer.
Mercoledì 30 agosto, nella cornice di Malga Brenta Bassa in Val Brenta, scenografico gioiello incastonato ai piedi del Gruppo di Brenta, I Suoni delle Dolomiti ospitano un’artista di raro talento: Frida Bollani Magoni. Vera figlia d’arte, Frida Bollani Magoni riunisce in sé le versatilità e l’arte dei suoi genitori, Petra Magoni e Stefano Bollani: un'eredità che prende forma nel momento in cui si accosta alla tastiera del pianoforte e inizia a cantare.
I Suoni diventano accessibili Il concerto di Frida Bollani Magoni è il primo dei quattro appuntamenti de I Suoni delle Dolomiti 2023 che vedono la collaborazione di Re-Moove, grazie alla quale il Festival si pone l’obbiettivo di aumentare il livello dell'accessibilità al pubblico con disabilità. Il concerto sarà infatti accessibile a persone con disabilità motoria e sensoriale, con un servizio dedicato di informazione e prenotazione e un supporto in loco per raggiungere il concerto - anche grazie a mezzi e bike inclusivi - e la possibilità, per le persone sorde, di utilizzare i Subpac, innovativi strumenti audio-tattili che possono essere indossati come degli zaini e che vibrano al ritmo della musica permettendo la percezione sonora. I servizi di supporto e accompagnamento dal parcheggio alla location dell'evento e l'utilizzo dei Subpac richiedono una prenotazione ai seguenti contatti: isuoniaccessibili@re-moove.it - Telefono 0464 076840 - Whatsapp 351 7181793. Tutte le informazioni, comprese eventuali variazioni d’orario o spostamenti dei concerti, sul sito www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti.