Impronte: noi e le piante
Mostra a Palazzo Eccheli Baisi
Un racconto per immagini dell’evoluzione del rapporto tra botanica e ‘visual culture’.
Le immagini dominano le nostre scelte quotidiane: dai vecchi album fotografici agli smartphone pieni di scatti digitali poi condivisi ovunque, il racconto delle nostre relazioni è fatto di impronte visive. Seguirne le tracce ci aiuta a rivivere emozioni, a fare ordine nei nostri rapporti col mondo, a raccontare l’evoluzione di valori, mode e convinzioni. È stato ed è così anche tra noi e le piante.
Da secoli, tramite le tecniche più disparate, l’occhio di studiose e studiosi, ricercatrici e ricercatori ha cristallizzato in immagini quel che possiamo e vogliamo vedere dei vegetali, dapprima disegnando a mano libera, poi usando erbari illustrati e sistemi di stampa sempre più sofisticati. Infine, fotografando dentro e fuori le piante con tecnologie sempre più sorprendenti, abbiamo stravolto in pochi decenni l’immaginario della botanica.
Sfogliare questo album scientifico fatto di disegni rigorosi e affascinanti, di stampe esotiche e precise, di immagini pirotecniche e inattese, di erbari che parlano di luoghi e persone, permette di fare ordine tra utilità, scoperte, biodiversità, ecologia e dati sperimentali che si fanno bellezza. Seguendo le impronte che la scienza ha lasciato dietro di sé, scopriremo quanto sia cambiata nel tempo la risposta a una domanda non banale: che cos’è una pianta e che rapporti dobbiamo avere con lei oggi?