In ricordo di Elio Croce
Presentazione del libro dedicato a Elio Croce, fratello missionario comboniano orginario di Moena, deceduto in Uganda nel novembre 2020
Elio Croce nasce a Moena il 3 aprile 1946. Di temperamento vivace, ancora adolescente è attirato dalla vita dei missionari comboniani e dall’idea di dedicare la propria vita agli altri. A dodici anni, entra nella scuola professionale per fratelli coadiutori dei comboniani a Thiene. Gli studi tecnici sono accompagnati dal desiderio di «servire Dio» come seguace di Daniele Comboni. La sua missione inizia nel 1971 a Kitgum, lavorando nell’ospedale St. Joseph’s. Nel 1985 è chiamato a Gulu, nel grande ospedale Lacor, sviluppato dai coniugi Lucille e Piero Corti. Qui per vent’anni ha sfidato la guerriglia e nel 2000 ha affrontato una epidemia di Ebola. Il coraggio, la fede, la carità sono le dimensioni di una vita avventurosa e affascinante. Sapeva fare di tutto e ha insegnato il lavoro a tanti. Instancabile nell’organizzazione dell’ospedale per far fronte a ogni emergenza, non temeva alcun pericolo. Quando aveva bisogno, la gente chiamava lui, uomo geniale e burbero, sorridente e deciso, coraggioso e amabile, generoso e forte. Dopo aver lavorato per oltre 40 anni negli ospedali, al servizio dei malati e dei poveri, la sua ultima opera è stata una chiesa, grande e bella, per il popolo del quartiere nato attorno all’ospedale. Contagiato dal Covid-19, è salito al cielo l’11 novembre 2020, festa di San Martino.
Sabato 20 aprile alle 16.00 nell'aula magna "Simone Chiocchetti" del polo scolastico di Moena. Ingresso gratuito.
Modera Luigi Pellegrini. Intervengono Filippo Clantia, autore, e Giulio Albanese, missionario comboniano.
Filippo Ciantia ha vissuto in Uganda con la moglie e i suoi otto figli dal 1980 al 2009 lavorando come medico per conto di Ong come Cuamm e Avsi e realizzando progetti in collaborazione con il governo italiano, le Nazioni Unite, l’Unione Europea e agenzie di cooperazione internazionale.