Casa Endrici
Un significativo esempio di dimora storica della piccola nobiltà anaune
Il palazzo si compone di due corpi adiacenti, con accessi autonomi, e assunse le forme attuali tra il 1720 e il 1758, date che si leggono nel sottogronda dei prospetti settentrionale e occidentale. Il corpo orientale, tuttora parzialmente abitato, risale al 1755, come si ricava dalla data inserita nella tabella visibile in facciata. I due corpi di fabbrica mostrano la medesima tipologia di finestre con cornici dipinte a finto marmo.
A causa della pendenza del terreno, il complesso edificiale presenta sul lato meridionale tre piani fuori terra. Il corpo occidentale reca in facciata un affresco votivo del XVIII secolo ed è completato da una terrazza e da un muro di cinta merlato. Al 1929 risale l’apposizione dell’epigrafe marmorea celebrativa dell’arcivescovo Celestino Endrici, sormontata dal suo stemma scolpitoa rilievo.