Cammini accessibili e inclusivi

Un’esperienza trentina per tutti

In Trentino la montagna è per tutti e anche i cammini, che attraversano boschi, valli e borghi, si aprono per includere anche persone con disabilità.

 

Cammini sensoriali

Il cammino è una pratica silenziosa. A farti compagnia arriva solo la voce della natura, diversa in ogni stagione.

Tra boschi di conifere e faggete puoi sentire la voce insolente del picchio nero o stupirti del richiamo acuto della nocciolaia. Sul fondovalle, invece, a riempire l’aria è il fischio della poiana. E più avanti, camminando, ti accorgerai che nell’aria risuona il verso sottile della cinciallegra in cerca di cibo. Passo dopo passo, solo i suoni e le melodie della natura. Il calore del sole sulla pelle, i profumi delle fioriture primaverili, della resina e dell’ombra umida nel cuore dei boschi, il profilo liscio o frastagliato delle foglie.

E poi, finalmente, quando scende la sera, il sapore confortante dei canederli e quello speziato e dolce dello strudel che magari inaugura anche la prossima giornata.

Camminare in montagna è fare un viaggio nei sensi, un viaggio in cui ciò che incontri sul sentiero ti racconta la sua storia e si intreccia con la tua.

 

Cammino di San Vili

Il Cammino di San Vili è un’esperienza accessibile anche a persone con disabilità visiva. Natourism e AbilNova organizzano una volta l’anno, nel mese di giugno, un’esperienza di cammino in gruppo aperta anche a persone cieche e ipovedenti. In quest’occasione il percorso viene adattato e gli alloggi sono selezionati in base alle diverse accessibilità. Il percorso può essere fatto per intero, oppure puoi scegliere le tappe che più ti interessano.

Vivere il sentiero con un gruppo di persone ti offre la possibilità di conoscere il territorio e la sua natura insieme a chi cammina con te. Puoi così costruire un ricordo condiviso, fatto di tutte le voci che lo abitano.

Quattro persone camminano lungo un sentiero nel bosco. Indossano abiti leggeri, adatti alla stagione primaverile. I raggi del sole che attraversano l’intrico degli alberi creano riflessi e giochi di luce. Le ombre sono lunghe, non deve mancare molto al tramonto.

Un cammino slow

Il Cammino di San Vili si snoda per 100 chilometri tra suoni, profumi e incontri che svelano l’essenza della montagna trentina. Passando per boschi, santuari e borghi dall’anima accogliente, a ogni passo ti racconta la storia del territorio che attraversa. 

Il sentiero parte da Madonna di Campiglio e arriva a Trento per un totale di sei giorni di cammino. È un tempo lento, nel quale puoi godere del profumo fresco e pungente tipico dei boschi di conifere, ascoltare il richiamo sottile del picchio e innamorarti del gusto erbaceo dei formaggi locali. 

Oltre al percorso classico esiste un itinerario più basso: attraversa i paesi del fondovalle e ti permette di raggiungere più facilmente i luoghi di ristoro. 

 

Tra memoria e natura

Il Cammino di San Vili ripercorre la strada che San Vigilio, patrono di Trento, affrontò per diffondere il Cristianesimo. Eppure, il sentiero non nasce come pellegrinaggio ma come racconto vivo della memoria locale. La Società degli Alpinisti Tridentini (SAT) lo ideò per collegare in un unico percorso piccole chiese, edicole e paesi un tempo spopolati a causa della peste.  

Tutto intorno è natura, dai boschi di abete rosso in alta quota agli uliveti della Valle dei Laghi. 

Chiesa di Santo Stefano di Carisolo. La chiesa sorge in cima a una rupe granitica. Dietro, il bosco si inerpica sul fianco della montagna: il verde dei suoi alberi si mischia a quello delle foglie che, sfocate in primissimo piano, fanno da cornice all’immagine. Sul lato della chiesa esposto a sud, quello immortalato nella fotografia, si riconoscono in lontananza degli affreschi. La chiesa ha un piccolo campanile in pietra e, sulla sua destra, svettano tre croci in legno.
È una giornata limpida e soleggiata. Un sentiero in pietra circondato da un prato verde brillante e affiancato da una staccionata in legno, ci conduce a Irone. Irone è un villaggio fantasma: nel 1630 fu completamente spopolato a causa della peste. Ora d’estate si ripopola, infatti le case nell’immagine sono ordinate e ben tenute. Sullo sfondo, il monte Iron e un cielo azzurro intenso con qualche nuvola bianca.
Lago di Santa Massenza. Nell’immagine, il lago da lontano: intorno, l’omonimo borgo e la sua frazione di Vezzano, la montagna con il suo lato roccioso, i prati e i boschi il cui verde si riflette nell’acqua del lago.
Castello di Stenico. Alcune fila di larici e abeti ne nascondono parzialmente la vista. In primissimo piano, sfocate, foglie che hanno i colori dell’autunno.
Scorcio di San Lorenzo in Banale in una giornata soleggiata. Nell’immagine spiccano le macchie rosse e viola dei moltissimi vasi di fiori, forse gerani: sono appesi alle finestre e al bordo di una terrazza circondata da archi, appoggiati sui grandini di una scalinata e su un piccolo balcone. Il sole e questi colori vivaci trasmettono un senso di allegria.
Piazza Duomo a Trento. Sullo sfondo, la Torre Civica, Palazzo Pretorio e la cattedrale di San Vigilio, Duomo della città. Al centro, la fontana del Nettuno. Dietro alla fontana svetta l’unico albero della piazza: un tiglio. La piazza, nell’immagine, è vissuta. Ci sono alcune persone sedute sui gradini della fontana, qualcuno sta scattando delle foto e un gruppetto è in posa davanti alla cattedrale per farsi fotografare. Tutti indossano abiti estivi. Il cielo azzurro è striato dal bianco di nuvole leggere.

Cammino di San Rocco

Anche il Cammino di San Rocco si apre all’inclusività: dal 10 al 14 settembre 2024 si terrà la prima edizione accessibile, organizzata per accogliere persone cieche e ipovedenti.

In questa edizione, all’intreccio di storia, cultura e natura si aggiunge una condivisione ancora più profonda: l’esperienza del cammino diventa davvero per tutti. La cura paziente dei sentieri, che rende possibile il ripetersi ogni anno del cammino, da quest’anno si unisce alla cura delle persone e a un’attenzione speciale per le esigenze di tutti.

 

Un’esperienza di comunità

Il Cammino di San Rocco segue un itinerario che attraversa Mori, Ronzo-Chienis, la Val di Gresta e l’Altopiano di Brentonico.

È un’occasione per accogliere e condividere, arricchendosi reciprocamente.

Il percorso, che nasce come espressione di un turismo lento e rispettoso dei luoghi e delle persone, ha un grande valore ambientale e umano. Da quest’anno, diventa anche inclusivo, grazie all’impegno dell’organizzazione per renderlo accessibile anche a persone con disabilità sensoriale.

 

Cinque tappe di trekking inclusivo

Il cammino si svolgerà attraverso 5 tappe con partenza e arrivo a Mori, passando per la Val di Gresta e l’altipiano di Brentonico. Ogni tappa copre dai 10 ai 19 chilometri e può prevedere un dislivello massimo di 1000 metri.

Se parteciperai, troverai la guida di due accompagnatori di media montagna e di operatori esperti nella gestione della disabilità sensoriale. Puoi iscriverti entro il 2 agosto sul sito www.camminodisanrocco.it.

Per informazioni, puoi chiamare lo 3421281843 o scrivere all’indirizzo mail info@camminosanrocco.it.

 


  • Non abbiamo inserito un riferimento specifico all'accessibilità cognitivo-relazionale perché, considerata la varietà e complessità, consigliamo alle persone di rivolgersi ai luoghi che desiderano visitare per conoscere le facilitazioni e valutare autonomamente come fruire dell'esperienza
  • Consigliamo a tutte le persone di informarsi tramite i siti web o contattando direttamente i luoghi che desiderano visitare per verificare che l'esperienza sia adatta e valutare autonomamente come fruire del luogo o dell'esperienza 
Pubblicato il 23/08/2024