Tutine
Poi ci sono le “tutine”, cioè gli sci alpinisti più sportivi, orientati alle competizioni, che corrono (letteralmente!) anche con gli sci ai piedi, con due parole d’ordine: leggerezza e velocità.
Nello zaino portano il minimo indispensabile e se in discesa vi sembrano in difficoltà non fatevi idee affrettate sulle loro capacità: usano sci e scarponi super leggeri, complicati da controllare sulle nevi più impegnative, ma soprattutto per loro il cronometro conta più dello stile. Secondo la filosofia delle “tutine” tra salita e discesa c’è una differenza fondamentale: è in salita che si fanno i distacchi.
Freerider
E infine ecco i freerider, quelli che “sopportano” la salita sognando fantastiche discese in neve polverosa, con sci larghissimi (mai così larghi nella storia dello sci) per galleggiare sul manto bianco.
Sono gli sciatori più vicini al mondo dello sci alpino (non disdegnano di usare le funivie per avvicinarsi all’alta quota) ma con l’ambizione di incidere la propria scia su pendii immacolati.