Scorre nei torrenti Noce e nel Rio Novella l’acqua, dinamica, canterina e freschissima anche nei giorni più caldi, quando le girandole accese per dissetare i meleti, ricordano moltissime ballerine coordinate, intente a compiere ritmiche piroette.
Ma ritorna ghiaccio, facendosi scudo per i delicati petali dei fiori di melo, quando a primavera, nonostante il ronzare pigro delle prime api golose, le temperature scendono a picco, rigide, rischiando di compromettere l’evoluzione del frutto. Così, come strategia protettiva, le piante vengono bagnate abbondantemente, trasformando il paesaggio in qualcosa di a dir poco incantevole. I campi sembrano un unico, bellissimo pizzo scintillante.