La raccolta dei piccoli frutti

Il sapore dell’estate di montagna

Che sapore ha l’estate in montagna?

C’è il verde brillante dei pendii al sole, quello smeraldo della natura più in ombra, la sete di una passeggiata, il profumo dolcissimo dei fiori, petali a cui vorresti rubare i colori, il sollievo umido della terra. Sì, in bocca è quello il gusto, racchiuso in una bacca morbida e succosa che tra la lingua e il palato scioglie un miele che ti ha appena colorato le labbra. Di rosso, di nero, di viola.

Sono i piccoli frutti del sottobosco, quelli che accendono l’estate dei bambini. Nel secolo scorso abbiamo imparato a coltivarli, è vero, in alcune zone più vocate di altre, ma il brivido della caccia e della raccolta, non lo abbiamo mai dimenticato. Se ci pensi bene, neanche tu.

C’è una parte di storia che appartiene ad alcuni e poi c’è un mito che appartiene a tutti. Ecco perché la gioia della raccolta e l’acquolina che ci assale nasce con noi e si rinnova ad ogni generazione.

La raccolta dei piccoli frutti

La storia dei piccoli frutti di montagna

Come succedeva con le erbe spontanee, orti naturali e cielo aperto, nella tradizione contadina di montagna anche le more, i lamponi, i mirtilli, i ribes e le fragole selvatiche hanno rappresentato salvezza alimentare e costruito, facendo di necessità virtù, un’identità culinaria ancora oggi insuperata.

I bambini passavano giornate a raccogliere e a portare a casa ciò che restava dalle scorpacciate, le donne ne estraevano succhi, medicamenti e leccornie e le famiglie li vendevano per acquistare in autunno scarpe e libri di scuola.

Erano tesori preziosi per davvero che chiunque in città era disposto a pagare a peso d’oro, o quasi.

 

Il mito dei piccoli frutti di montagna

C’è la torta di Biancaneve, ci sono le passeggiate a caccia di quei misteriosi e piccolissimi frutti che altrove era difficile trovare perché duravano poco, dopo la raccolta. I cestini di vimini che a riempirli ci vogliono ore, i bambini che quando li vedono si incantano e si affannano in una battaglia fino all’ultima bacca. Il rammarico di una raccolta appena fatta prima del tuo passaggio.

Soprattutto c’era e c’è l’estate. I piccoli frutti di montagna hanno bisogno di un sole in quota che scalda e poi si rinfresca, dell’umidità della terra che si bagna di rugiada, dell’aria pulita che non li altera. Così, mantengono il sapore e le proprietà di ogni singolo elemento che li ha generati.

Ti ricordi quando è stata l’ultima volta che li hai raccolti e mangiati direttamente dalla pianta? E cosa hai provato nel portare a casa il tuo bottino? È simile a quello che provano i tuoi bambini?

fragoline di bosco | © Archivio Trentino Mktg

La raccolta dei piccoli frutti di montagna

In Trentino, ovunque ci siano alberi, c’è una passeggiata. E ovunque ci sia una passeggiata, in estate, non importa in quale valle, hai la possibilità di fare il loro incontro. Se hai il dubbio di non saper riconoscere esattamente le bacche, desisti, e accontentati di farne scorta nelle malghe o nei ristori che ne hanno raccolti anche per te, magari per prepararne marmellate, dolci, pietanze.

Le proprietà dei piccoli frutti selvatici sono straordinarie perché con un bassissimo contenuto glicemico, sono ricchissimi di vitamine, in particolare di vitamina C, di antiossidanti naturali che stimolano e proteggono il sistema immunitario, di sali minerali e fibre.

Inoltre, la loro ricerca ti permette di trascorrere del tempo piacevole e salutare nella natura.

 

I piccoli frutti di montagna

A partire dai primi giorni di giugno, a seconda delle latitudini, inizi a trovare i primi frutti giunti a maturazione.

Il frutto iconico delle nostre montagne è il mirtillo selvatico, più piccolo di quello coltivato ma molto più dolce. È un frutto solitario, ogni rametto una bacca. Non lo troverai mai a grappolo. Potresti confonderlo con il falso mirtillo che cresce nelle stesse zone del mirtillo vero. La prova per identificarlo? Spremi la bacca: se esce del succo rossastro sono mirtilli neri, se è biancastro no. Il falso mirtillo non è tossico, a meno che non sia assunto in grandi quantità.

Simile per colore, le mora selvatica, cresce tra i rovi, quindi è bene fare attenzione alle spine. La sua piena maturazione avviene nei mesi di agosto e settembre, quando i frutti da verdi diventano prima rossi e poi neri. Nel mese di giugno la riconoscerai dai suoi fiori bianchi e rosa. I rovi sono tra le piante più resistenti e di più facile propagazione, quindi quando avrai individuato la zona, stringerai tra le mani un tesoro.

mirtilli
ribes 04
Trentino in un barattolo

Anche le piante dei lamponi selvatici presentano delle piccole spine proprio a ridosso del frutto. Riuniti in grappoli, raggiungono la piena dolcezza in tarda estate. Rispetto a quelli coltivati, hanno una forma più rotonda e meno oblunga. Prima della loro maturazione, puoi raccogliere le foglie e addirittura i fiori, bianchi riuniti in grappoli, con i quali puoi preparare delle ottime infusioni in acqua calda, disinfettanti, diuretiche e decongestionanti.

Le fragoline di bosco sono una vera delizia e, forse, le preferite dai bambini. Facili da riconoscere, da raccogliere e anche da trovare, perché la loro maturazione comincia in tarda primavera e dura fino all’autunno inoltrato. Anche loro, tuttavia, hanno un’antagonista, molto simile nell’aspetto, la fragola matta. Non si tratta di una specie velenosa, anche se, qualora assunta in grandi quantità, provoca crampi allo stomaco e dissenteria. Come riconoscerla? La fragola matta è più grande ma, soprattutto, non pende verso il terreno, restando dritta sullo stelo come fosse un fiore.

Il ribes alpino è rosso come il fuoco e lucido come l’acqua. Un frutto che cresce a grappolo dalle proprietà altamente dissetanti. Lo trovi in arbusti alti circa 1 metro o poco più dalle foglie molto fitte, ma privi di spine. È tra i piccoli frutti, il più ricco di calcio, ferro, potassio, magnesio e sodio. Il nostro consiglio è di raccoglierlo solo quando è completamente maturo, perché ha una bacca complessa che staccata dalla pianta non giungerà mai a maturazione.

Se vuoi cimentarti in cucina con preparazioni dolci e salate a base dei piccoli frutti di montagna, puoi partire dalle nostre ricette d’estate. E poi continuare a sperimentare!

I piccoli frutti del Trentino | © Archivio Trentino Mktg

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Pubblicato il 19/10/2023