Quel mazzolin di erbe che vien dalla montagna
Conoscere e riconoscere erbe e fiori per usarli nella vita di tutti i giorni
Il tarassaco che illumina i prati e che qui si chiama dente di cane, le piccole foglie rigate della parietaria che hanno il profumo del basilico, le infiorescenze minuscole e bianche dell’aglio orsino e gli esili steli dell’acetosella: ad un occhio inconsapevole possono sembrare solo erbacce ma moltissime erbe spontanee che ricrescono nei prati e nei boschi a primavera, sono ottimi ingredienti di piatti casalinghi e cosmetici naturali “fai da te”.
In questa stagione, il Trentino si trasforma in un erbario “en plein air”! Per raccogliere le ricchezze spontanee della natura ci vogliono esperienza, conoscenza e in qualche caso anche dei permessi specifici. Agli occhi esperti di chi ne riconosce i frutti, i bosco assomiglia molto ad un orto e il foraging non è più una parola misteriosa. Nei prati si comincia ad estendere il profumo del fieno, ricco di proprietà curative e calmanti e i fiori offrono molto di più della bellezza cromatica dei petali, ricchi di olii essenziali profumati e terapeutici.
Vogliamo svelarti alcuni segreti custoditi dalla natura e da chi la conosce profondamente, per farti sentire, anche da lontano, il profumo e i benefici delle piante.