Percorsi tra passato e contemporaneità
La memoria del Concilio tridentino al Castello del Buonconsiglio, le avanguardie artistiche al MART, la metafora della montagna per spiegare la scienza al MUSE, il lavoro in montagna nelle collezioni del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. Musei, ma al tempo stesso gioielli architettonici espressione del proprio tempo
Si passeggia nelle sale dove i potenti Principi Vescovi ricevevano i delegati del Sacro Romano Impero; si attraversano logge e cortili sulle tracce del Cardinale Bernardo Clesio, l'illuminato signore artefice della Trento rinascimentale. Vetro, acciaio, avveniristiche cupole e architetture ecosostenibili ci accompagnano nel viaggio tra le opere dei maestri delle maggiori correnti artistiche del '900 italiano e internazionale, o tra le installazioni interattive dedicate al sapere scientifico e al territorio. Visitare i musei del Trentino equivale a sfogliare un libro di storia dell’arte e dell’architettura, camminando nel tempo dal Rinascimento all’epoca contemporanea.
Castello del Buonconsiglio - Architetture, stili e storie a confronto
Il monumentale Castello del Buonconsiglio è stato il simbolo stesso del potere: la residenza dei Principi Vescovi trentini, direttamente nominati dagli imperatori del Sacro Romano Impero tra il 1200 e la fine del 1700. Qui la storia scorre nella successione degli stili e delle architetture, che convivono senza sovrapporsi: un effetto scenografico potente e rivelatore. Dall'imponente mastio cilindrico che caratterizza il nucleo più antico del Castelvecchio e la loggia in stile gotico-veneziano affacciata sulla città, si passa al rinascimentale Magno Palazzo attraverso la barocca Giunta Albertiana. All'interno le sale affrescate e decorate dai maestri del rinascimento italiano, Alessio Longhi, Marcello Fogolino, Girolamo Romanino, Dosso e Battista Dossi, mentre nella Torre dell'Aquila si ammira il “ciclo dei mesi”, capolavoro del gotico internazionale. Nelle raccolte museali reperti archeologici, sculture lignee, bronzetti rinascimentali, epigrafi e lapidi in pietra, e anche una sezione egizia. Info: www.buonconsiglio.it
MART - La piazza dell’arte del ‘900
La prospettiva su Corso Bettini con i suoi palazzi settecenteschi è ancora la stessa che ammirarono il giovane Wolfgang Amadeus Mozart o Johann Wolfgang Goethe, entrando a Rovereto dalla via imperiale. È tra questi palazzi, un tempo biglietto da visita della città, che oggi si viene proiettati direttamente nel futuro dalla gigantesca cupola radiale che sovrasta la piazza circolare cuore del MART, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, disegnato dall'architetto ticinese Mario Botta. Il polo museale roveretano è un punto di riferimento internazionale nell'ambito della ricerca e della valorizzazione delle arti figurative contemporanee. Tra le opere che hanno trovato casa al Mart vi sono i capolavori della pittura italiana del XX secolo riuniti nella Collezione Giovanardi. Sono parti integranti del museo anche la Casa d'Arte Futurista Depero a Rovereto e la Galleria Civica di Trento. La Casa Depero si trova nel cuore della Rovereto medievale, unico esempio di museo fondato da un futurista. L’artista, un vero pioniere del design contemporaneo, ne curò di persona i dettagli: mosaici, mobili, pannelli dipinti. A rotazione vengono esposti i circa 3000 oggetti lasciati dall’artista alla città: dipinti, disegni, tarsie in panno, grafiche e giocattoli. Info: www.mart.trento.it
MUSE - La scienza come non l’avete mai vista
Difficile non accostare lo skyline del MUSE, il Museo delle scienze di Trento progettato da Renzo Piano, ai profili delle montagne del Trentino. L'archistar ha fatto ampio ricorso a tecniche costruttive improntate alla sostenibilità e al risparmio energetico. Il percorso espositivo utilizza la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Si inizia dall'alto: terrazza e quarto piano sono il regno di elementi come il sole e il ghiaccio. Scendendo si approfondiscono le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell'evoluzione, fino al piano interrato e alle meraviglie della serra tropicale. Installazioni e scenografie trasformano la visita in un viaggio esperienziale per tutte le età. Per i bambini c’è l’innovativo spazio Maxi Ooh!, dove utilizzare i sensi per toccare, annusare, gustare, vedere e sentire, lasciandosi sorprendere dai segreti della natura. La Galleria della Sostenibilità è uno spazio espositivo di 400 metri quadri dedicato ai principali motori del cambiamento globale in atto, dalla questione climatica alla perdita di biodiversità, dall'aumento della popolazione alla lotta alle disuguaglianze sociali. Info: www.muse.it
Museo Etnografico Trentino San Michele - Il lavoro nelle Alpi
Con i suoi cinque piani, le 43 sale e oltre 12 mila oggetti esposti, il Museo Etnografico del Trentino di San Michele all’Adige è il più importante museo etnografico italiano e uno dei più ricchi in ambito europeo e alpino. È ospitato all'interno della antica Prepositura agostiniana eretta nel secolo XIII. Il convento ha conservato un insolito chiostro triangolare oltre alla preziosa chiesa barocca. Interamente dedicato alle tradizioni popolari trentine, il museo di San Michele celebra il lavoro rurale, le ingegnose e versatili tecnologie comuni a tanti mestieri del mondo contadino. Racconta di un mondo oggi scomparso o profondamente trasformato e che il geniale fondatore del museo, Giuseppe Šebesta, riuscì a ricostruire nelle sale dove hanno trovato collocazione anche mulini, magli, segherie veneziane, telai e torni. www.museosanmichele.it
Museo Diocesano Tridentino - I segni del sacro
Fin dalla sua fondazione nei primi anni di fine secolo, il Museo Diocesano Tridentino si è occupato della salvaguardia del patrimonio artistico della diocesi trentina documentando l’evolversi della vita culturale e religiosa della locale comunità ecclesiale attraverso la conservazione, lo studio e la valorizzazione, anche in chiave pastorale, del patrimonio di arte sacra dell’Arcidiocesi di Trento. Il Museo è collocato nel Palazzo Pretorio, l'originaria residenza dei principi vescovi, che si affaccia sulla Piazza Duomo accanto alla Cattedrale di San Vigilio. Le collezioni del Museo, che coprono un arco cronologico compreso tra il XIII e il XIX secolo, danno conto della ricca produzione artistica locale destinata ai luoghi di culto della diocesi. www.museodiocesanotridentino.it
Museo Civico di Rovereto - Dalla preistoria alla robotica
Scienze naturali, archeologia, arti figurative e tecnologia convivono dentro le mura del Museo Civico di Rovereto e ne fanno un punto di riferimento per la vita civile, economica e culturale della città. Il museo si articola in sette sezioni (archeologia, arte, botanica, fisica, numismatica, scienze della terra, zoologia), diverse tra loro per ambiti di ricerca e dove trovano spazio non solo la conservazione della memoria e la valorizzazione delle collezioni storiche, ma anche l'apertura ai servizi e alle nuove tecnologie per la tutela e lo studio del territorio. Tra le sedi esterne spicca il settecentesco Palazzo Alberti Poja in Corso Bettini, dove è visitabile lo Spazio Fausto Melotti, dedicato ad uno dei più celebri artisti italiani del Novecento, nato a Rovereto nel 1901. La selezione di opere in mostra comprende disegni, sculture, ceramiche, installazioni polimateriche realizzate tra il 1930 e il 1980, provenienti dalla Collezioni del MART. www.fondazionemcr.it
Gallerie di Piedicastello - Dentro la storia del Trentino
Le Gallerie si trovano nel quartiere di Piedicastello, sotto il Doss Trento. Sono raggiungibili a piedi in pochi minuti dal centro storico, dalla stazione ferroviaria e dal Muse. Le Gallerie erano due tunnel stradali utilizzati fino all’ottobre del 2007 per far scorrere il traffico della tangenziale di Trento. Hanno una superficie di più di 6.000 metri quadrati e sono lunghe 300 metri. Chiuse al traffico e sostituite da nuovi tunnel, anziché essere abbandonate sono state trasformate in uno spazio espositivo vivo e partecipato. dedicato al racconto e alla rappresentazione del passato, della storia e della memoria del Trentino e non solo. Una galleria è colorata di bianco, l’altra di nero. Il bianco e il nero sono i colori di molte fotografie e filmati, che rappresentano fonti della storia e documenti.
MAG - Museo Alto Garda
All'interno della Rocca di Riva del Garda, antico castello medievale affacciato sulle acque del lago, questo Museo ospita tre sezioni permanenti, oltre a diversi spazi riservati alle mostre temporanee e un percorso-laboratorio INvento rivolto ai più piccoli e alle famiglie. Nella pinacoteca si possono ammirare i paesaggi ritratti da quei pittori che nell'Ottocento rimasero affascinati dagli scorci del Garda. Nella sezione dedicata all'archeologia si trovano le celebri statue stele, preziosi reperti di rilevanza internazionale risalenti all'età del rame. Percorrendo le sale dedicate alla storia, emerge il passato di Riva del Garda e del Basso Sarca, caratterizzato da varie dominazioni fra cui quelle scaligera, viscontea e veneziana, fino al periodo d'oro in cui Riva del Garda divenne meta turistica di ospiti illustri come Thomas Mann e Franz Kafka, per concludere con gli eventi della prima e seconda guerra mondiale che hanno coinvolto il territorio del Sommolago. Dal Museo dipende la Galleria Civica “Giovanni Segantini” ad Arco, ospitata nel seicentesco Palazzo Panni. http://www.museoaltogarda.it/it/
Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto
Tra i più importanti musei storici italiani, riunisce una ricca collezione di materiali della Grande Guerra e una sezione dedicata all’artiglieria. Fu inaugurato da Vittorio Emanuele III il 12 ottobre 1921. Nei decenni successivi, ha esteso il proprio interesse ai conflitti dall'età moderna alle guerre coloniali, alla Seconda guerra mondiale. Propone mostre temporanee, promuove studi e ricerche, cura la pubblicazione di opere a carattere storiografico e documentario, partecipa a produzioni cinematografiche. Ha sede nel castello di Rovereto e il percorso di visita è organizzato in otto sezioni. La Grande Guerra (1914-1918) costituisce uno dei temi centrali. Tra gli oggetti più suggestivi, l’aereo italiano Nieuport 10. www.museodellaguerra.it
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