Acque da vivere, navigare e tutelare

Laghi, fiumi, torrenti, cascate. Accanto alle montagne l'elemento che caratterizza e modella il paesaggio trentino è l'acqua e i suoi molteplici utilizzi: sportivi, turistici, energetici. La sua qualità e purezza, grazie anche ad un costante monitoraggio, è garanzia di conservazione della biodiversità  

Acque da vivere, navigare e tutelare #1
Acque da vivere, navigare e tutelare #1
Acque da vivere, navigare e tutelare #2
Acque da vivere, navigare e tutelare #2
Acque da vivere, navigare e tutelare #3
Acque da vivere, navigare e tutelare #3
Acque da vivere, navigare e tutelare #4
Acque da vivere, navigare e tutelare #4
Acque da vivere, navigare e tutelare #5
Acque da vivere, navigare e tutelare #5
Acque da vivere, navigare e tutelare #6
Acque da vivere, navigare e tutelare #6
Acque da vivere, navigare e tutelare #7
Acque da vivere, navigare e tutelare #7

Assieme alle montagne, i laghi sono un elemento importante e quasi identitario del Trentino: ve ne sono infatti ben 297, quasi il 10 per cento dei 3 mila censiti sulle Alpi. La maggioranza di questi specchi d’acqua (257) è di origine glaciale, e perciò si trova a quote superiori a 1500 metri. L’incredibile limpidezza delle acque è una qualità comune a tutti, insieme alla tipica forma “a circo”. Un’altra caratteristica comune è il divieto di navigazione a motore e la presenza di una rete di monitoraggio per il controllo diretto della qualità delle acque di laghi, fiumi e torrenti. Acqua da tutelare perché simbolo di vita e che le permette concretamente di manifestarsi e di esistere garantendo la biodiversità. Diversi laghi accolgono gli uccelli di passo nel corso della migrazione verso i paesi più caldi; altri sono invece inseriti nell’elenco dei biotopi provinciali, microambienti di particolare valore naturalistico e scientifico. L’ottima salute di cui godono le acque dei laghi trentini è stata più volte riconosciuta dalla Foundation for Environmental Education che anche nel 2022 ha assegnato la “bandiera blu” a 15 spiagge sui laghi di Caldonazzo, Levico, Lavarone, Piazze, Baselga di Pinè, Roncone e Idro. Ai piedi delle Dolomiti di Brenta, il lago di Molveno è stato invece più volte premiato come il più bello d'Italia dal Touring Club Italiano. I laghi e i fiumi del Trentino sono anche una palestra ideale per praticare le principali discipline d'acqua - vela, windsurf e canottaggio, canoa e rafting - oltre a ospitare importanti eventi sportivi.

 

Dove tuffarsi e navigare a vela

Il più noto dei laghi trentini è il Lago di Garda, il più grande d'Italia e tra i più belli al mondo. I venti Òra e Pelèr che soffiano con regolarità sul golfo settentrionale, fra Torbole e Riva del Garda, ne fanno uno dei campi di regata migliori al mondo, sede di importanti eventi internazionali ad ogni stagione.

A pochi chilometri dal Garda la Val di Ledro accoglie l'omonimo lago, ideale per una vacanza balneare. Sulle spiagge di Pieve, Mezzolago e Molina si noleggiano barche, pedalò, surf e canoe. Sull'Altopiano della Paganella, il lago di Molveno è il più grande bacino alpino sopra gli 800 metri. Nelle sue acque blu cobalto si riflettono le cime delle Dolomiti di Brenta. Il lido principale di Molveno si estende su dieci ettari di prato inglese attrezzati per diversi sport. In Valsugana, sulle acque del lago di Caldonazzo, si pratica il canottaggio in una versione molto spettacolare: i “dragon boat”, lunghe piroghe orientali mosse da equipaggi di 16 rematori che pagaiano al ritmo del tamburo del capovoga. Il colle di Tenna, con il suo forte austroungarico e la pineta di Alberé, lo separa dal lago di Levico, con spiagge ombreggiate, campeggi e lidi attrezzati, ma anche ambienti rigogliosi di vegetazione spontanea che ricordano i fiordi nordici e che si possono scoprire grazie ad un percorso di oltre 8 km lungo le sue rive.

 

In cammino verso i laghetti alpini

Ben 257 dei 297 laghi del Trentino si trovano ad una quota superiore ai 1500 metri. Incantevoli nella loro bellezza, questi specchi sono raggiungibili con escursioni più o meno lunghe, sulla rete di sentieri e strade forestali: uno sforzo certamente ripagato. La maggiore concentrazione di laghi alpini spetta al Gruppo del Lagorai, nel Trentino orientale. Una elevata presenza di laghi in quota caratterizza il Parco naturale Adamello – Brenta. Sopra Madonna di Campiglio si può percorre l’itinerario dei “5 laghi”, dal lago Ritorto ai laghi Nero, Serodoli, Gelato e Nambino. Ricco di laghi alpini è anche il Gruppo del Cevedale: dal rifugio Cevedale - Guido Larcher in Val Venezia un percorso circolare tocca in successione i laghi Marmotte, Lungo, Nero, Scuro. In Val di Rabbi, invece, mete classiche sono il Lago Corvo e i Laghetti di Sternai.

 

Laghi nella storia

I primi capitoli della presenza dell’uomo in Trentino sono stati scritti sulle sponde dei laghi: nella catena del Lagorai, attorno ai laghi di Colbricòn e delle Buse, gli archeologi hanno riportato alla luce le tracce dei bivacchi dei cacciatori mesolitici che circa 8000 anni fa salivano dalla Valle dell’Adige per cacciare i grandi ungulati alpini. Di grande valore storico anche i resti dei villaggi su palafitte eretti nell’età del Bronzo sulle rive del lago di Ledro e nella Torbiera di Fiavè, nelle Giudicarie esteriori; entrambi inseriti nel Patrimonio UNESCO. Anche personaggi illustri della cultura europea hanno raccontato i laghi trentini. Tra questi il più famoso è il poeta tedesco Wolfgang Goethe, ammaliato dal paesaggio del Garda trentino e descritto nel suo “Viaggio in Italia”. Clima e ambiente gardesano attirarono anche Friedrick Nietsche, Franz Kafka, Thomas Mann. Sigmund Freud, invece, amava passeggiare sulle sponde del lago di Lavarone, sull'Alpe Cimbra.

 

Quando l'acqua è avventura

Le acque tumultuose e spumeggianti dei principali torrenti di montagna come il Noce in Val di Sole - in più occasioni teatro di competizioni mondiali - il Chiese, il Vanoi in Primiero, sono l'ambientazione che attende gli appassionati del kayak. Il Noce in particolare è stato inserito nella classifica stilata dal National Geographic dei 10 migliori corsi d'acqua al mondo - unico del continente europeo - dove praticare il rafting, un'esperienza proposta dai numerosi centri in Val di Sole, ma anche sul fiume Avisio.

Seguire il flusso d'acqua lungo scivoli naturali, calarsi in corda doppia dentro una cascata, tuffarsi e nuotare in pozze e vasche di acque cristalline all'interno di profonde gole. Le emozioni non mancano praticando con le guide alpine il canyoning, attività outdoor che unisce le tecniche alpinistiche all'esplorazione degli ambienti fluviali più selvaggi. In Trentino si pratica in zone come il Garda trentino e la Valle di Ledro che offrono una ventina di discese con diversa difficoltà. Percorsi si trovano lungo il torrente Grigno e il torrente Maso fra Tesino e Valsugana. In Primiero si può percorrere la forra del torrente Noana. Una alternativa più facile è il river trekking: guadi, immersioni, scivolate e percorsi controcorrente. Si pratica sul fiume Sarca, in particolare sul tratto nella gola del Limarò.

 

Un viaggio nelle centrali idroelettriche trentine

Il Trentino è uno dei maggiori produttori di energia pulita d’Italia. Nelle grandi centrali idroelettriche sul territorio la produzione media annua è di 3.500 GWh, utili a ricoprire la quasi totalità del fabbisogno energetico provinciale. Hydrotour Dolomiti è l'affascinante viaggio in alcune centrali idroelettriche, che permette di vedere da vicino come l’energia dell’acqua diventa energia per la nostra vita. Le centrali idroelettriche di Santa Massenza e di Riva del Garda, infatti, sono aperte al pubblico per far conoscere le tecnologie applicate per la produzione di energia elettrica rinnovabile e rispettosa dell’ambiente.

www.hydrotourdolomiti.it

 

Ulteriori informazioni disponibili a questo link