Il Meteodecalogo di Luca Mercalli
Per utilizzare al meglio le previsioni meteorologiche che oggi circolano su ogni mezzo di comunicazione, bisogna conoscerne vantaggi e limiti e acquisire familiarità con un prodotto che nasce da un lavoro scientifico internazionale di estrema complessità, ma che poi viene spesso banalizzato e distorto.
Ecco qualche consiglio:
1) Le previsioni non sono certezze, se no non si chiamerebbero così; la meteorologia ha tuttavia fatto enormi progressi negli ultimi decenni ed è una scienza matura ed internazionale che ogni giorno si mette alla prova con un pubblico vastissimo.
2) Una previsione affidabile oggi non si spinge oltre i 3-5 giorni; tuttavia i modelli matematici elaborano per gli addetti ai lavori informazioni fino a circa 10 giorni, ma con affidabilità non sufficiente alle necessità della vita quotidiana. Diffidate delle fonti che diffondono dettagliate previsioni oltre una settimana. Oltre i due giorni ci si può fare un’idea generale della situazione attesa ma è bene aggiustare il tiro consultando via via bollettini più recenti in modo da non rimanere condizionati da una previsione nel frattempo mutata. La previsione meteo è come il latte fresco: scade in fretta!
3) Attualmente la probabilità di successo di una previsione a 24 ore per la presenza-assenza di pioggia può raggiungere il 90%, un valore molto elevato, ma in un anno significa che ci saranno pur sempre almeno 36 giorni di previsione errata: e se cadono tutti nei week-end, si notano di più. Al secondo giorno la probabilità di successo scende attorno all’80% e cala più o meno rapidamente oltre il terzo giorno. Prevedere tempo sereno per alcuni giorni sotto un vasto anticiclone lento a evolvere (alta pressione) è più affidabile che prevedere fenomeni in una situazione ciclonica (bassa pressione).
4) In estate prevedere i temporali in termini di luogo e di orario è ancora praticamente impossibile: si può identificare la situazione favorevole al loro sviluppo ma non il luogo preciso e l’intensità del loro verificarsi. D’inverno è la quota della neve uno degli elementi più incerti: può variare talora di qualche centinaio di metri rispetto all’altitudine attesa.
5) La valutazione del successo di una previsione dipende dalle necessità dell’utente: un conto è il tempo atteso su un territorio come una grande città per un’intera giornata, un altro la festa di compleanno nel giardino di casa alle ore 15. E’ generalmente facile prevedere il tempo molto bello o molto brutto mentre gli effetti delle deboli perturbazioni sono molto più incerti.
6) Non tutte le fonti di informazione meteo sono uguali e affidabili: si va dai servizi pubblici nazionali e regionali, che dovremmo utilizzare con convinzione in quanto pagati con le nostre tasse, ai siti web commerciali o amatoriali talora meno attendibili o aventi finalità differenti dalla sola informazione meteo, come la diffusione di pubblicità.
7) In Italia, oltre all’Aeronautica Militare, i servizi meteo pubblici locali sono autorevoli e conoscono meglio la climatologia del territorio ma sono frammentati a livello regionale, qui l’elenco: www.nimbus.it/italiameteo/italiameteo.htm;
I servizi meteorologici di tutto il mondo sono coordinati dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra: www.wmo.ch
I servizi meteorologici di tutto il mondo sono coordinati dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra: www.wmo.ch
8) Le previsioni "a icone" su singolo comune sono quasi sempre generate automaticamente dai modelli matematici, senza l’intervento del meteorologo, e quindi quasi mai esaustive: non si può riassumere in un “fumetto” la complessità di una giornata variabile, con sereno al mattino, nubi cumuliformi al pomeriggio e un temporale occasionale sui monti in serata. Vi fareste fare una diagnosi medica con un’icona? Le previsioni a icone sono valide solo se interpretate dal meteorologo e dettagliate su varie fasce orarie della giornata. I bollettini testuali sono un po’ più lunghi da leggere ma aiutano a farsi un’idea più corretta delle sfumature locali e descrivono anche la ragione del tempo atteso, da dove arrivano le perturbazioni, qual è la natura delle masse d’aria in gioco.
9) Le previsioni non servono solo per la giornata in spiaggia o l’escursione in montagna, ma salvano vite umane in caso di eventi estremi e aiutano a far funzionare trasporti aerei, marittimi e terrestri, acquedotti e centrali elettriche, edilizia, agricoltura. E’ un invito a non banalizzarle e ad averne rispetto come qualsiasi altro prodotto del lavoro umano. E ricordate che, come disse il generale britannico Robert Baden-Powell, fondatore degli Scout, “Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento”.
10) La presenza di nuvolette o goccioline nelle icone meteo non significa necessariamente dover rinunciare alle proprie vacanze o escursioni, spesso basta un semplice capo di vestiario o una corretta pianificazione degli itinerari per godere degli spazi aperti e naturali anche senza un cielo terso. Questo vale sempre in montagna, dove il tempo può cambiare in fretta. In inverno è poi fondamentale consultare i bollettini neve e valanghe (www.aineva.it) prima di effettuare un escursione in alta montagna.