Malga Guì
Già presente agli inizi del secolo scorso come testimonia la data, 1924, scolpita su una pietra della casera, questa malga è stata utilizzata fino al 1970 per l’alpeggio delle vacche da latte, successivamente per una decina d’anni ci sono state le pecore, quindi è stata abbandonata fino al 1992.
Da allora se ne è ripresa l’utilizzazione, dapprima solo come pascolo saltuario e ora da alcuni anni viene caricata con capre e pecore, qualche vacca e alcuni cavalli. Trovandosi su pascoli molto ripidi si adatta bene all’utilizzo per i piccoli ruminanti come le capre, animali molto versatili che sanno adattarsi anche a situazioni particolarmente difficili.
Per venire su questa malga si ripete ancor oggi il rito della transumanza: malgaro e animali percorrono a piedi il lungo tragitto, per lo più sulla cresta dei monti, che va dalla Valsabbia fino alla Malga Guì.
Come arrivare:
Dalla Valle di Ledro, dopo il paese di Pieve, si imbocca la Val Concei che si percorre fino oltre il paese di Lenzumo superato il quale, dopo 3 km si giunge al Rifugio al Faggio, poco più avanti si trova un parcheggio dove si può lasciare l’auto.
Si prosegue a piedi per la strada che attraversa il torrente e lo costeggia sulla sinistra orografica. Dopo un breve tratto la strada termina e prosegue un sentiero che risale la gola profonda formata dal torrente Assat. Un ponte di legno permette il passaggio sulla parte opposta dove lasciato il torrente si sale con alcuni tornanti fi nché usciti dal bosco si scorge la malga fra i faggi. Tempo di salita un’ora.
Altitudine: 1450
Proprietà: Comune di Concei
Gestione: Prandi Luciano
Casaro: Baruzzi Giuliano
Animali presenti: capre, pecore, vacche, maiali, cavalli
Periodo alpeggio: 15 giugno - 30 settembre
Vendita diretta in malga: SI
Ristorazione: NO
Pernottamento: NO
Partenza escursioni: Lenzumo di Concei (in auto: 3 km, a piedi: dislivello: + 450 m, tempo: 1.00 h, difficoltà: Itinerario Turistico)
Fondo stradale: asfalto, 3 km da Lenzumo di Concei fino al parcheggio, poi un'ora a piedi