Sentiero della Pace 22: Da Passo Coe a Lavarone
Passeggiata • Alpe Cimbra Folgaria Lavarone Luserna
Sentiero della Pace 22: Da Passo Coe a Lavarone
<p>Tappa di buona lunghezza, priva di grossi dislivelli e qualsiasi difficoltà, offre la visita a ben tre forti militari austriaci. </p>
<p>Lasciato Passo Coe, imbocchiamo la strada carrozzabile che procede in piano disegnando ampie anse; dopo un paio di chilometri passiamo sotto il Forte Sommo Alto, che merita una veloce deviazione. È uno dei dei sette forti costruiti dall’esercito austriaco sugli altipiani trentini, a difesa del confine, che furono pesantemente bombardati dagli italiani subito dopo l’inizio delle ostilità (si calcola che le 25.000 granate sparate contro di essi costarono molto più che la loro costruzione). Ritornati sulla carrozzabile, proseguiamo e superiamo il Rifugio Stella d'Italia; con qualche tornante perdiamo dolcemente quota, incrociando gli impianti di risalita della zona. Poco dopo intercettiamo una pista da sci sulla destra e la prendiamo in discesa per un breve tratto; al termine della stessa, ritroviamo una carrozzabile e la prendiamo verso destra; continuiamo a perdere lievemente quota. </p> <p>Giunti nel piazzale antistante l'albergo Ortesino, prendiamo la strada asfaltata verso destra; poco dopo, in corrispondenza di un'ampia curva a "u", infiliamo nuovamente una carrozzabile e prendiamo a salire per ampi tornanti, dentro un fitto bosco di larici. Arriviamo a una selletta, dalla quale la pendenza si inverte e iniziamo la discesa sempre nel bosco. Raggiungiamo i ruderi dell'ospedale militare austriaco; sul suo lato destro, imbocchiamo una vecchia scala di pietra (la “scala del Kaiserjäger”, costruita in occasione della visita dell'imperatore) per raggiungere in breve la strada asfaltata. Dopo averla attraversata, anziché proseguire subito lungo il Sentiero della Pace, facciamo una piccola deviazione per visitare il Forte Cherle, davvero mastodontico, che regala un ottimo scorcio sull'Altopiano di Lavarone e, oltre, su Cima Vezzena. Se la giornata è limpida scorgiamo anche la catena del Lagorai. </p> <p>Ritornati sul Sentiero della Pace, continuiamo a perdere quota fino a imbatterci in una bella fontana, presso un incrocio di sentieri. Da lì prendiamo a seguire il Sentiero dell'Acqua, che scende dolcemente, affacciandosi talora su alcuni abitati minori. Facendo attenzione a non mancare il bivio non segnalato (al km 11.4 della traccia gpx), lasciamo la sterrata per andare a immetterci su un sentiero appena sotto, in corrispondenza di alcuni cartelli escursionistici. Continuiamo così lungo il Sentiero dell'Acqua fino a raggiungere il piccolo abitato di Cuèli, di cui merita una visita l’antico mulino. </p> <p>Dalla graziosa borgata continuiamo piacevolmente in falsopiano seguendo il corso del torrente Astico. Infine, ci stacchiamo dal corso del rivo per arrivare all'abitato di Carbonare, attraversato il quale tocchiamo un piccolo parco giochi e prendiamo il sentiero 25, in salita, che si dirige verso il Monte Rust. Il tracciato è sempre molto agevole e si immette presto una larga mulattiera, che con qualche tornante ci conduce fino alla cima del Monte Rust, dove possiamo visitare le rovine dell’osservatorio austriaco, affacciato sulla Val d'Astico e sul Forte Cherle, proprio di fronte (l’osservatorio serviva proprio per comunicare con gli altri forti). </p> <p>Lasciato quest’ultimo fortino iniziamo la veloce discesa verso Lavarone, sempre su traccia molto evidente. Al termine della stessa ci affacciamo sul Lago di Lavarone; prendiamo il sentiero che percorre la riva occidentale del bacino, quindi dal parcheggio risaliamo appena tagliando i tornanti della strada attraverso una scalinata; sbucati di fronte all'Hotel Du Lac, seguiamo la strada verso sinistra e in breve siamo nel centro di Lavarone.</p>