Piolets d'Or
Il prestigioso riconoscimento internazionale dedicato all’alpinismo
Dall’8 all’11 dicembre a San Martino di Castrozza si terrà l’edizione 2024 del “Piolets d’Or”, prestigioso riconoscimento internazionale dedicato all’alpinismo.
Sarà la prima volta che il Piolets d'Or verrà organizzato nelle Dolomiti, una delle principali catene montuose delle Alpi e del mondo, in particolare per le sue infinite possibilità di ascensioni su roccia, ma anche per il ruolo speciale che le Dolomiti hanno ricoperto per lo sviluppo dell’alpinismo classico negli ultimi 150 anni. Solo per citarne alcuni, alpinisti di livello mondiale come Angelo Dibona, Reinhold Messner o famosi arrampicatori come Manolo erano/sono originari delle Dolomiti; questo vasto massiccio con migliaia di vette – oltre alle Pale di San Martino, le Tre Cime di Lavaredo, la Marmolada, il Sassolungo, il Catinaccio e il Monte Civetta sono probabilmente le più famose – ha attratto scalatori e alpinisti da tutto il mondo; nell'evoluzione dell'arte dell'alpinismo, notevoli ascensioni nelle Dolomiti di figure come Paul Preuss, Tita Piaz, Michele Bettega, Luigi Micheluzzi, Emilio Comici, Riccardo Cassin, Cesare Maestri, Armando Aste, Georges Livanos, Pierre Mazeaud, Lino Lacedelli, hanno segnato la storia dell'alpinismo.
ApT San Martino di Castrozza Primiero e Vanoi, in collaborazione con Trentino Marketing, e con il patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco è orgogliosa di ospitare l'edizione di quest'anno del Piolets d'Or e di accogliere alpinisti provenienti da tutto il mondo. L’evento è reso possibile anche grazie al supporto del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, di Comunità di Primiero, FPB Cassa di Fassa Primiero e Belluno, il Gruppo Guide alpine “Aquile di San Martino e Primiero” e gli operatori turistici di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi.
Programma
- Domenica 8 Dicembre
Ore 17.00 - Piazzetta La Crodaroi: apertura della manifestazione e benvenuto delle autorità agli ospiti del Piolets d'Or presso il monumento dedicato alle Guide Alpine “Aquile” di San Martino e Primiero.
Ore 21.00 - Sala Congressi: “Breve storia dell’esplorazione alpinistica delle Pale di San Martino”, presentazione a cura della Guida Alpina Narci Simion, past president delle "Aquile" di San Martino e Primiero. A seguire, proiezione del film "Pionieri" che racconta l'impresa di Peter Moser, che nel 2021 ha raggiunto in un solo giorno sei delle principali cime delle Pale di San Martino seguendo le vie aperte dai primi alpinisti dell'800. Film realizzato da Aku con la collabaroazione delle Guide Alpine "Aquile".
- Lunedì 9 Dicembre
Dalle ore 14.30 alle ore 15.30: opportunità per gli ospiti di incontrare gli alpinisti nominati al Piolets d'Or presso il Rifugio Rosetta.
Dal pomeriggio - Palazzetto dello Sport Base Camp dell'Evento
Prova di arrampicata con le guide alpine locali (dalle ore 17.00).
Ore 15.30: presentazione del progetto "Ice Memory" a cura di AKU con Jacopo Gabrielli del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche).
Ore 17.00: "Le Dolomiti come sito patrimonio dell'umanità dell'UNESCO e l'alpinismo come patrimonio culturale immateriale dell'umanità dell'UNESCO", presentazione con la partecipazione di Mara Nemela, Direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO. Incontro moderato da Luca Calvi (traduttore ed esperto di alpinismo e montagna) e Christian Trommsdorff (Presidente Groupe de Haute Montagne e organizzatore del Piolets d'Or).
Ore 21.00: "Lo spirito dell'alpinismo nelle Dolomiti", serata dedicata alle Dolomiti con la partecipazione delle guide alpine Nicola Tondini e Alessandro Baù con la moderazione di Luca Calvi (traduttore ed esperto di alpinismo e montagna).
- Martedì 10 Dicembre
Dal pomeriggio - Palazzetto dello Sport Base Camp dell'Evento
Prova di arrampicata con le guide alpine locali (dalle ore 14.00).
Dalle ore 14.00 alle ore 16.30: presentazioni degli alpinisti nominati al Piolets d'Or e delle relative imprese alpinistiche.
Dalle ore 18.00 alle ore 20.00: apericena standing buffet previa prenotazione obbligatoria anticipata cliccando qui
Ore 20.45: diretta streaming con maxischermo della Serata di Gala delle premiazioni del Piolets d'Or moderato da Luca Calvi (traduttore ed esperto di alpinismo e montagna) e Christian Trommsdorff (Presidente Groupe de Haute Montagne e organizzatore del Piolets d'Or). Ingresso libero previa iscrizione anticipata fino ad esaurimento posti a sedere: clicca qui
Dalle ore 23.00: Piolets d'Or After Party, con drinks e Dj Set. Ingresso libero.
Vuoi vivere da protagonista i Piolets d'Or? Prenota il tuo posto per non perdere i momenti salienti della manifestazione (a breve sarà disponibile il link con i dettagli dei servizi inclusi nel pacchetto).
I Piolets d'Or mettono in luce l'alpinismo progressivo, che punta a percorsi innovativi e creativi, a fare di più con meno, e a costruire sulle esperienze passate.
Il Piolet d'Or (in italiano “piccozza d’oro”) è un premio sportivo che viene assegnato dal Groupe de haute montagne per la migliore impresa alpinistica realizzata nell'anno precedente; è considerato il massimo riconoscimento alpinistico a livello mondiale.
Il premio è stato istituito nel 1991 dai francesi Guy Chaumereuil e Jean-Claude Marmier. Il premio è assegnato da una giuria di alpinisti e giornalisti di fama mondiale. Dal 2009 è stato inserito anche il premio alla carriera, che dal 2012 è stato rinominato in Piolet d'Or alla carriera, premio Walter Bonatti, in onore dell'alpinista italiano Walter Bonatti.
Ispirati dalla storia e dall'evoluzione dell'alpinismo, i Piolets d'Or mirano a utilizzare queste imprese per promuovere messaggi etici chiari sulle pratiche alpinistiche in tutto il mondo, allineandosi con la classificazione dell'alpinismo da parte dell'UNESCO come patrimonio culturale immateriale.
Questi premi celebrano l’impegno, il gusto per l’avventura e il senso di esplorazione che definiscono l’arte dell’arrampicata nelle grandi catene montuose mondiali, riconoscendo sia il successo individuale che quello collettivo.
Nell’alpinismo moderno, lo stile di ascensione è più importante che raggiungere la vetta a ogni costo. Non si tratta più di impiegare grandi risorse economiche e tecniche, come ossigeno in bombola, corde fisse, portatori d’alta quota, perforazioni diffuse, supporto con elicottero, sostanze “migliorative” delle prestazioni e grandi squadre per raggiungere la cima.
Fu grazie ai viaggiatori che nella seconda metà dell'Ottocento giunsero nelle Dolomiti con lo scopo di scoprire nuove vette, che San Martino di Castrozza nacque come meta turistica, con pastori e cacciatori che lavorano come guide alpine. All'epoca erano gli unici a poter accompagnare i visitatori in montagna, conoscendoli meglio di chiunque altro. La prima guida alpina della zona fu Michele Bettega, seguito da Giuseppe Zecchini, Antonio Tavernaro e Bortolo Zagonel. Furono loro i primi ad essere riconosciuti come le “Aquile di San Martino”, una sorta di leggenda per i viaggiatori dell’epoca. Michele Bettega, per esempio, scalò il Cimon della Pala più di 250 volte. All'epoca San Martino di Castrozza era apprezzato anche da visitatori illustri, come Sigmund Freud, Arthur Schnitzler, che scrisse “La signorina Else ambientandola proprio a San Martino, il re Alberto I del Belgio e Dino Buzzati.
“Chi non conosce San Martino di Castrozza, non conosce le Dolomiti”, così affermò il famoso scrittore e alpinista Gunther Langes. Egli fu probabilmente il miglior arrampicatore nelle Pale di San Martino negli anni a cavallo tra le due guerre mondiali. Tra le molte salite importanti che riuscì a compiere le più famose sono senz’altro “lo spigolo del Velo (il famoso Schleierkante in tedesco) che è la cresta nord ovest della Cima della Madonna, e il Gran Pilastro alla Pala di San Martino.