Pietro Weber. I Guerrieri del Parco
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Gabriele Lorenzoni
Le sculture totemiche in ceramica di Pietro Weber accanto alle piante secolari del parco e un’installazione scultorea site-specific in dialogo con lo specchio d’acqua e la grotta artificiale al centro del parco.
L’artista trentino Pietro Weber sperimenta sin dagli anni Novanta con i valori formali e cromatici della ceramica. La sua produzione si caratterizza per un continuo annodarsi di forme, colori, rimandi contestuali sia alla cultura popolare sia alla tradizione più elevata della produzione fittile.
Nei suoi lavori possiamo individuare suggestioni esotiche accanto a rimandi espliciti ai linguaggi artistici del XX secolo, secolo in cui la ceramica ha saputo ritrovare uno spazio all’interno della fluidità dei media che caratterizzano l’epoca contemporanea, in Italia in particolare grazie all’opera di Lucio Fontana, Fausto Melotti e Leoncillo.
Al Parco Guerrieri Gonzaga, Pietro Weber propone un nucleo rilevante di sculture totemiche da esterno, ambientate accanto alle piante secolari del parco, nelle radure e nelle aiuole, e un’installazione scultorea site-specific che si porrà in dialogo con lo specchio d’acqua e con la grotta artificiale che occupano la porzione centrale del parco.
Architettura e natura, spazio antropizzato e spazio animale, simbolo e oggetto, divengono un tutt’uno in un’esposizione che pare germogliare spontaneamente dalla terra del parco.
La mostra di Pietro Weber assieme ai ritratti di Carlos Solito fa parte del progetto La bella estate del Mart, una serie di mostre ideate dai curatori del museo e allestite in luoghi suggestivi della Vallagarina, dal Parco Guerrieri Gonzaga, oasi verde tra le più suggestive e ben conservate del Trentino a Palazzo Libera, sede del Museo Diocesano Tridentino a Villa Lagarina.