Il costume tipico ladino
Te stua: per la rassegna culturale, organizzata dall'associazione "Ensema per Cianacei", serata con Claudia "Conta" Dorigotti che racconta la vestizione della coppia ladina nel passato
La popolazione della Val di Fassa è sempre stata molto fiera delle proprie origini, tanto che ancora oggi tradizioni e costumi sono vissuti con significato e intensità. Tante le usanze portate avanti con orgoglio che coinvolgono la comunità e che si rinnovano tra le mura domestiche. Ed è proprio dalla "stua" (la stanza più calda ed accogliente della casa, dove si ritrovava la famiglia in occasione dei pasti, rivestita di legno e con angoli che ospitavano immagini sacre) che prende ispirazione la rassegna culturale in quattro incontri, dedicata alla cultura e alla lingua dei Ladini di Fassa. Le serate sono moderate ed organizzate da Giorgio Pedron e Nicoletta Riz dell'associazione "Ensema per Cianacei", in collaborazione con il Comun General de Fascia.
L'esperta Claudia "Conta" Dorigotti ci guida alla scoperta dei costumi, femminile e maschile, nella tradizione fassana. Durante l’incontro si parlerà delle origini dell’abito tipico, il "guant", delle sue diverse tipologie (a l’antica, e a la fascèna, da om), di simboli, colori ed accessori, e di come ancora oggigiorno sia un riferimento stabile del sentirsi Ladino.
Alle 17.30 in Piaz G. Marconi a Canazei. Ingresso gratuito. In caso di maltempo l'iniziativa si terrà il giorno successivo.