Le Dolomiti: il Settimo tratto del Sentiero della Pace
Da Passo Rolle arrivi ai piedi di sua Maestà la Marmolada
La settima e ultima tratta del Sentiero della Pace, composta da 3 tappe e lunga poco meno di 50 km, ti accompagna verso la fine di questa incredibile avventura.
La prima tappa non è eccessivamente impegnativa e ti porta dal Passo Rolle fino alla Foresta dei Violini di Paneveggio, dove puoi camminare tra gli imponenti abeti rossi noti in tutto il mondo per essere fonte di legname pregiato utilizzato dai maestri liutai per la costruzione dei violini. La seconda tappa, più lunga e con un dislivello più impegnativo, raggiunge l’iconico Rifugio Passo alle Selle. Se hai tempo ed energia, puoi pensare anche di intraprendere il sentiero attrezzato "Bepi Zac", il cui attacco è poco sopra il rifugio sulla cresta di Costabella, di grandissimo interesse storico per tutte le postazioni belliche ancora presenti dalla Prima Guerra Mondiale e alcuni resti di trincee. L’ultima tappa, infine, ti porta con un bel saliscendi fino ai piedi della maestosa Marmolada, un piacere infinito per gli occhi e per le gambe, in ogni stagione.
In alcuni casi, l’itinerario che ti proponiamo qua sotto si discosta leggermente dal percorso tradizionale del Sentiero della Pace. Ti consigliamo quindi di studiare attentamente l’itinerario proposto prima di metterti in cammino!
Prima di incamminarti, ti suggeriamo anche di leggere con attenzione le norme della prudenza in montagna e consultare in anticipo i gestori dei rifugi per avere la certezza che siano aperti e che abbiano posto per pernottare.
E allora forza, manca poco al traguardo. Partiamo?
Ps: per ulteriori info e approfondimenti storici ti rimandiamo al sito Trentino Grande Guerra.
Tappa 1: Da Capanna Cervino a Paneveggio
La prima parte della tappa, fino al Passo Colbricon, esula dal Sentiero della Pace originale e viene qui proposta per spezzare la tappa precedente, altrimenti molto lunga, a Passo Rolle.
Tappa di buona lunghezza, con una prima parte (facoltativa) in saliscendi lungo le panoramiche creste della Cavallazza, sempre al cospetto delle Pale di San Martino. Nella seconda parte, discendi una ripida e bellissima foresta di abeti rossi, la Foresta dei Violini di Paneveggio, per poi spuntare in un vasto pratone, all'estremità orientale del Lago di Paneveggio.
Ti trovi nel Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino, un’area protetta istituita nel 1967 per tutelare l’immenso patrimonio naturalistico racchiuso nei suoi 200 km2 di superficie, tra i 1100 e i 3200 m di quota. Durante il cammino, attraversi uno tra i simboli naturali e culturali del Parco, ovvero l’omonima foresta, da secoli dimora di imponenti abeti rossi utilizzati per alimentare l’eccellenza della liuteria nazionale. Una curiosità: il celebre cremonese Antonio Stradivari (1644 - 1737) attinse largamente da questa foresta per costruire 1116 strumenti a corda, pezzi unici e di inestimabile valore, di cui oggi rimangono 650 unità.
Prendi nota: se ti trovi a passare di qui verso la fine di agosto o inizio settembre, potresti prendere parte a uno dei concerti de I Suoni delle Dolomiti, rassegna musicale itinerante che ogni anno porta musicisti prestigiosi a esibirsi anche al cospetto delle Pale di San Martino.
Tappa 2: Da Paneveggio al Rifugio Passo alle Selle
Tappa molto lunga (ma la si può spezzare a Passo San Pellegrino), di dislivelli importanti ma di grandissima soddisfazione: una delle più belle dell’intero Sentiero della Pace. Uno dopo l'altro, puoi ammirare tanti dei gruppi dolomitici più famosi, dalle Pale di San Martino, al Civetta, al Pelmo.
Se lungo il cammino ti capita di sentire un intenso profumo resinoso, sappi che si tratta del Principe della Alpi, il Pino Cembro, protagonista arboreo indiscusso dell'alta Val di Fassa. Il suo pregiatissimo legno è tenuto particolarmente in considerazione dagli artigiani ebanisti e, con i suoi oli essenziali, vengono realizzate resine e prodotti per l'igiene e la cura personale.
Un punto di notevole interesse storico-culturale è l’obelisco di Val Miniera, sotto Cima Bocche e poco distante dal Sentiero della Pace. Un monumento di porfido locale eretto nel settembre 1917 dalla Brigata Basilicata in memoria dei caduti della Brigata Tevere.
Sappi che se ti capita di essere in cammino all’alba o al tramonto, potresti assistere ad un fenomeno ottico particolare, l’Enrosadira, ossia il tingersi di rosa delle pareti rocciose. Questo fenomeno, fonte di numerose fiabe e leggende, è particolarmente visibile nelle giornate più terse e merita di certo una pausa per essere ammirato nel silenzio della montagna.
Tappa 3: Dal Rifugio Passo alle Selle al Rifugio Contrin
Altra tappa nel cuore delle Dolomiti, relativamente corta ma di buona intensità, che conta due salite importanti. Muovendoti tra pareti di roccia, vallate, malghe e piccoli laghetti alpini, giungerai infine ai piedi di sua maestà la Marmolada.
In queste ultime tappe del Sentiero della Pace puoi apprezzare da molto vicino le varie forme di Catinaccio, Pale di San Martino e Marmolada, alcuni dei complessi dolomitici considerati “Patrimonio naturale dell'Umanità”: una certificazione internazionale sancita nel 2009 a protezione di queste cattedrali di pietra, uniche al mondo per valore paesaggistico, culturale, geologico e geomorfologico.
Lo scrittore e appassionato alpinista Dino Buzzati prese ispirazione dall’altopiano delle Pale per il suo libro “Il Deserto dei Tartari” e scrisse: “Sono pietre o sono nuvole? Sono vere oppure è un sogno?”.
Una menzione storica doverosa va inoltre al Rifugio Torquato Taramelli, in cui ti imbatterai poco dopo l’inizio di questa tappa. Il rifugio fu così chiamato in onore del grande geologo e docente pavese, ai tempi socio onorario della SAT (Società degli Alpinisti Tridentini).