Le cordate di Bonatti e Detassis
I turisti inglesi tornarono a godersi il sole della montagna d’inverno, seguiti da molti altri. E la dimensione avventurosa dello sci durò ancora a lungo: “Il raid bianco di Walter Bonatti” titolava il Corriere della Sera, il 31 marzo del 1956, per raccontare la traversata delle Alpi con gli sci di una cordata guidata dall’alpinista lombardo.
Un’idea lanciata sulle nevi di Madonna di Campiglio, che divenne una sfida con una seconda cordata, guidata dal trentino Bruno Detassis: un viaggio di oltre 1.200 chilometri attraverso i versanti alpini, con un dislivello di 73 mila metri. Partirono il 16 marzo da Tarvisio e arrivarono il 18 maggio al Col di Nava, con i due gruppi che nel frattempo si erano uniti.
Ecco la storia dello sci alpinismo. Ed ecco perché nell’era delle funivie, lo sci alpinismo è un ritorno alle origini per chi sogna l’avventura e la libertà, lontano dalle piste battute e dai percorsi più affollati.