Qualche consiglio
Affrontare un fiume come il Noce in Val di Non consente, anche al più esperto dei pescatori, di mettersi alla prova. Cercando di insidiare il temolo ovviamente non sarà infrequente agganciare trote, che sono ancora la specie prevalente in questo fiume. Con la dovuta attenzione e circospezione, pescando a mosca soprattutto a ninfa con imitazioni di tricottero, si può, però, avere la fortuna in alcuni tratti di fiume ben abitati dallo splendido timallide di agganciare pezzi anche di taglia.
Consigliamo l’utilizzo di wader, di un cappellino una rain jacket, una borraccia termica per abbeverarsi visto la lunghezza dei tratti di fiume, che impone faticosi e lunghi rientri alla macchina. Nelle lunghe giornate estive consigliamo di tralasciare le ore centrali per concentrarsi sulla pesca nelle prime ore del mattino e soprattutto la sera con coupe de soir.
Permessi
Il sito trentinofishing.it ( o di alcune APP specifiche) permette l’acquisto dei permessi on line da esibire sul proprio smartphone in caso di controllo della preposta vigilanza.
Pesca consentita e migliori periodi
La pesca in Val di Non sul fiume Noce è possibile a piede asciutto in alcuni tratti (verificare bene il regolamento della locale associazione pescatori) già dalla prima domenica di febbraio. Il nostro consiglio è di iniziare con marzo rispettando il ciclo naturale della riproduzione dei salmonidi.
A questo proposito ricordiamo che va prestata massima attenzione al ciclo riproduttivo del temolo che in aprile-maggio è in fase di frega e quindi va rispettata questa delicata fase. Nella quasi totalità dei tratti sul fiume Noce è fatto divieto di utilizzo di esche naturali.
Alcuni dei tratti maggiormente ambiti soprattutto dai pescatori a mosca apre verso inizio giugno. In tutta la concessione della Val di Non vige l’obbligo di rilascio del temolo e della trota marmorata e non è possibile utilizzare l’ardiglione.