Nei boschi del Trentino

...in cerca di nani, folletti e giganti barbuti

C’erano una volta un bambino e una bambina che, col papà e la mamma, avevano deciso di esplorare le Dolomiti e i fitti boschi di abeti, pini e larici che crescono ai suoi piedi. Mentre passeggiavano tra gli alberi sentirono un rumore provenire da un cespuglio: cos’era? Uno scoiattolo? Un camoscio? No… era un piccolo folletto vestito di rosso, il “salvanel”.

È solo una delle creature che da sempre vivono nascoste nei boschi del Trentino: principesse coraggiose, nani con poteri magici, dolci vivane e salvani grandi e grossi. Se vuoi fare amicizia con loro, prima devi imparare a conoscerli. Puoi cominciare con queste 5 leggende che abbiamo scelto per te ma, prima di inoltrarti nel bosco, ricorda: “Fa attenzione alle perfide bregostane!”

Re Laurino e l’enrosadira

Sai perché le Dolomiti al tramonto si tingono di rosso? È una storia di tanti secoli fa, quando i monti del Catinaccio erano abitati da Laurino, re dei nani, che un giorno si innamorò di una bellissima principessa…

Il lago dalle acque rosse

In Val di Non c’è un lago le cui acque un tempo si tingevano di rosso nei giorni d’estate. Forse per ricordare il sacrificio della regina Tresenga che su quelle sponde si era battuta per difendere il suo popolo.

Le creature dei boschi

Un tempo i boschi del Trentino erano popolati da misteriose creature: i grossi salvan, le dolci vivane, i dispettosi salvanel o le perfide bregostane. Vuoi sapere chi sono?

I monti pallidi

Un tempo le bianche pareti delle Dolomiti, erano scure e coperte di piante…fino a che un principe si innamorò della principessa della Luna e per conquistarla chiese l’aiuto dei nani.

Sulle orme del Mazaròl

Se fate una passeggiata nei boschi ai piedi delle Pale di San Martino e sentite un rumore di zoccoli aprite bene gli occhi: potrebbe essere il famoso Mazaròl, un vecchietto con zoccoli di legno, cappellaccio e un grande mantello.

Pubblicato il 06/05/2024