Chi era Fortunato Depero
Nato a Fondo in provincia di Trento nel 1892 e trasferitosi con la famiglia a Rovereto pochi anni dopo la sua nascita, Fortunato Depero può essere considerato uno degli artisti più eclettici del Novecento italiano. Impegnato su vari fronti e ambiti di sperimentazione, dalla pittura ai complessi plastici motorumoristi, dalla grafica al teatro, dalla poesia alla comunicazione, dalla lirica ai progetti editoriali, Depero era un creativo alla ricerca dell’arte totale, fermamente convinto che tra un linguaggio e l’altro non esistessero gerarchie.
Esponente di spicco del Futurismo, fu nel 1926 fu tra i firmatari del manifesto dell' "aeropittura", declinazione pittorica del futurismo che puntava a trasmettere allo spettatore l’emozione del volo attraverso prospettive dinamiche e “vertiginose”.
Pittore, scultore, designer, pubblicitario… persino stilista e coreografo. Oltre ad aver realizzato nel 1916 i costumi per il balletto Le chant du rossignol di Stravinskij, tra il 1923 e il 1924 Depero disegnò i “panciotti futuristi”, capi d'abbigliamento indossati da molti artisti del movimento, fra i quali Filippo Tommaso Marinetti.
Iconici e indimenticabili i numerosi manifesti realizzati negli anni Venti per la Campari, azienda per cui l’artista realizzò la celebre bottiglietta a forma di piramide, tutt’ora immutata.
Tra i lavori principali che puoi ammirare in Trentino ci sono la sala del consiglio della Provincia autonoma di Trento, allestita e decorata tra il 1953-1956, ma soprattutto la Casa d’Arte Futurista Fortunato Depero, a dieci minuti di passeggiata dal Mart, che raccoglie centinaia di opere dell’artista e che dal 21 ottobre 2021 al 27 marzo 2022 ospita la mostra "Depero e la sua casa d’arte da Rovereto a New York". Tappa imprescindibile dopo aver visitato la mostra "Depero new Depero" al Mart.
