Nel cuore delle Dolomiti, Pasta Felicetti
Passione e dedizione hanno trasformato acqua cristallina e aria pura in un prodotto riconosciuto in tutto il mondo
È possibile trasformare l’immagine della pasta da alimento popolare a ingrediente gourmet? La risposta è sì.
Questo è il grande merito del Pastificio Felicetti che con grande attaccamento al proprio territorio ha creato la pasta gourmet più ricercata dai migliori chef del calibro di Gualtiero Marchesi (Spaghetti freddi al nero di seppia con crema di yogurt e uova di salmone), Davide Scabin (Conghiglioni-sushi), Antonia Klugmann (Ditali di farro con fagioli), Carlo Cracco (Spaghetti al tè verde e bottarga di tonno) e molti altri a livello internazionale.
Il pastificio di Predazzo, in Val di Fiemme, ai piedi delle Dolomiti, inizialmente realizzava pochi formati: tra questi i bandnudeln, ossia dei nastri, e i tubez, dei tubetti che si mangiavano o gratinati col formaggio o nelle tipiche minestre austriache. Oggi invece il Pastificio produce, con i tre brand Felicetti, Felicetti Speciale Gastronomia e Monograno Felicetti, circa 100 formati tra pasta corta e lunga e esporta 40 paesi diversi.
oltre 100 formati diversi per un prodotto gourmet apprezzato in tutto il mondo
Quali sono i segreti di questo successo?
Il primo è la di certo la lungimiranza e Valentino Felicetti ne ha avuta tanta. Nel 1908 decide di acquistare un opificio che produceva prodotti diversi tra i quali la pasta e di concentrarsi solo su questa lavorazione investendo su tecnologia e innovazione ma rimanendo fedele ai propri valori e al proprio territorio con la volontà di dare sempre il meglio.
Il secondo segreto è la scelta di utilizzare acqua di sorgente per l’impasto e aria pura di montagna per l’essicazione. Questi due ingredienti, con il grano, conferiscono alla pasta un sapore armonico e rotondo, fresco e ricco allo stesso tempo. Ma il grano non è uno qualunque; la preferenza è quella di usare solo grani italiani provenienti da produttori eccellenti che condividono il sistema di valori applicando metodi di coltivazione responsabili. Semole selezionate di grano duro, integrali e biologiche, oltre a Kamut® Khorasan (una farina non italiana) e farro sono valutate secondo i più rigorosi criteri di qualità. Solo dalla continua ricerca dell’equilibrio perfetto di questi tre elementi e alla sensibilità dei maestri pastai si ottiene una pasta di qualità superiore!
Acqua di sorgente, aria pura di montagna e grande sapienza di maestri pastai
Anche la personalizzazione dei formati e degli impasti, avviata per soddisfare le richieste e le tendenze in continua evoluzione nel mondo enogastronomico moderno, e la strategia di flessibilità nella produzione hanno contribuito di far diventare il Pastificio Felicetti la “Stella Polare” a livello internazionale. E ancora, alcune scelte organizzative importanti e delicate, come il passaggio generazionale, gli investimenti in impianti tecnologici, in ricerca e sviluppo e in creatività e marketing, non hanno scalfito l’integrità del Pastificio ma lo hanno reso ancora più solido grazie ad una accelerazione sui mercati internazionali.
un'azienda che ha saputo evolvere nel tempo, salvaguardando l'ambiente
Nulla è lasciato al caso in questa famiglia, neanche l’immagine del polo produttivo! L’aspetto esterno dello stabilimento è moderno, vivace e integrato nell’ambiente, con serigrafie “parlanti” che spiegano ogni lettera che compone la parola PASTA e lo stabilimento è alimentato per oltre il 90% ad energia autoprodotta, da fotovoltaico e da un impianto di cogenerazione.
Ogni scelta è fatta in modo consapevole valutando le conseguenze, le sue ripercussioni, con l’obiettivo di rispettare i valori della famiglia, tutelare le risorse naturali del territorio, favorire la biodiversità, rispettare l’equilibrio degli ecosistemi e salvaguardare l’ambiente.